In biologia, cos’è la classificazione scientifica?

La classificazione scientifica è il sistema utilizzato dai biologi per classificare tutta la vita sulla Terra. È anche conosciuta come classificazione scientifica in biologia o classificazione di Linneo, dal nome di Carolus Linnaeus (1707-1778), che per primo tentò questo enorme progetto. Il lavoro pionieristico fu Systema Naturae, pubblicato per la prima volta nel 1735, che ebbe dodici edizioni durante la vita di Linneo. La prima versione aveva poche migliaia di voci, raggruppate in taxa in base a caratteristiche fisiche condivise. Oggi, oltre due milioni di specie sono riconosciute dalla scienza, sebbene il numero totale di specie vegetali, animali e unicellulari sulla Terra sia stimato tra 10 e 100 milioni.

Il sistema di classificazione scientifica utilizzato in biologia è gerarchico, con otto livelli di categorizzazione. Passando dal più piccolo al più grande, sono: specie, genere, famiglia, ordine, classe, phylum, regno e dominio. Spesso vengono aggiunte ancora più divisioni tra questi livelli, poiché la vita stessa non ha alcun obbligo speciale di essere classificata naturalmente in soli otto livelli gerarchici. Per fare un esempio di ciascuno, si consideri la posizione degli esseri umani nella classificazione scientifica. Gli esseri umani sono specie Homo sapiens, genere Homo, famiglia Hominidae (le grandi scimmie), ordine Primati, classe Mammalia (mammiferi), phylum Chordata (vertebrati e alcuni parenti stretti), regno Animalia (animali), dominio Eukarya (eucarioti, organismi con cellule complesse).

I livelli più alti di classificazione scientifica sono cambiati più volte nel corso degli anni. Nel 1735 Linneo introdusse due regni: Vegetabilia (piante e funghi) e Animalia. Nel 1866, il biologo tedesco Ernst Haeckel introdusse un altro regno, Protista, per tutti gli organismi unicellulari. Nel 1937, il biologo francese Edouard Chatton divise la vita in due “imperi” – Prokaryota ed Eukaryota, sulla base di osservazioni più dettagliate delle cellule di piante, animali e batteri. Si è scoperto che piante e animali avevano somiglianze fondamentali nella complessità delle loro cellule e nella presenza di nuclei cellulari, mentre i batteri mancano sia di nuclei che di organelli (strutture intracellulari).

Diversi altri importanti aggiornamenti seguirono negli anni ’50, ’60 e ’70, che furono un periodo di rapidi progressi in biologia. Herbert Copeland aggiornò il sistema in quattro regni nel 1956, quando rinominò Prokaryota in Monera e divise Eukaryota in tre regni: Protista, Plantae e Animalia. Un altro cambiamento avvenne nel 1969, quando Robert Whittaker divise Protista in Fungi e Protista, assegnando ai funghi la loro classificazione di primo livello per la prima volta.

Nel 1977, Carl Woese e i suoi collaboratori introdussero il sistema di livello superiore più affollato di sempre, con sei regni: Eubacteria, Archaebacteria, Protista, Fungi, Plantae e Animalia. Poi, nel 1990, il sistema fu fortunatamente semplificato da Woese, ridotto a tre domini: Bacteria, Archaea ed Eukarya. Quest’ultimo è l’attuale sistema di classificazione di primo livello utilizzato.