Il pesce angelo del Corano è un pesce angelo tropicale di acqua salata che prende il nome da uno schema sulla coda che ricorda la scrittura araba. Prende il suo nome scientifico, Pomacanthus semicircultus, dal modello di semicerchi sul corpo del pesce, nonché dalla presenza di una spina dorsale sulla sua copertura della branchia; Pomacanthus è in latino per copertura spinosa. L’habitat naturale di questo pesce angelo è nell’oceano intorno a Sri Lanka, Indonesia, Maldive e Caraibi.
Il pesce, quando è giovane, è di colore blu e nero con un motivo bianco e azzurro di semicerchi. Gli adulti hanno una testa verde-giallastra, con corpi marroni nella parte anteriore e posteriore e si laurea in giallo-verde nella sezione centrale. Ci sono punti distinti sui lati, quelli chiari su una sezione scura e quelli scuri su una sezione chiara. Le pinne dorsale e anale hanno punte di un giallo brillante e i margini delle branchie e gli anelli intorno agli occhi sono di un blu zaffiro brillante. In termini di dimensioni, il pesce può misurare da 2,54 cm a 20,32 cm.
Il suo aspetto attraente rende il pesce angelo del Corano popolare come un pesce d’acquario d’acqua dolce. È una creatura abbastanza resistente rispetto ad altre varietà di pesci angelo, ma è importante tenerlo in un ampio serbatoio di pesci d’acqua dolce, uno che sia almeno 100 galloni (378,54 litri), e per garantire che l’acqua sia mantenuta pulita e bene -oxygenated. La mancanza di spazio può aggravare le tendenze aggressive del pesce e la mancanza di acqua pulita può renderlo sensibile a malattie e parassiti.
Questi pesci angelo non sono adatti per un acquario di barriera corallina in quanto tendono a mangiare coralli. Oltre al corallo, mangiano vermi, gamberi, crostacei, calamari, spugne e anche verdure. L’angelo di mare del Corano è un pesce al pascolo, il che significa che dovrà essere nutrito più volte durante il giorno.
Il pesce angelo del Corano è piuttosto aggressivo e territoriale, ed è generalmente consigliabile non tenerlo con altre varietà di pesci angelo, o almeno non pesci angelo delle stesse dimensioni. Sembra andare d’accordo con i pesci di altre specie, purché, data la sua natura territoriale, venga introdotto per ultimo nella vasca. È una buona idea far galleggiare il pesce angelo in un contenitore trasparente nel serbatoio e vedere come reagisce agli altri pesci prima di rilasciarlo. Si raccomanda inoltre di fornire adeguati nascondigli e compartimenti di fuga per gli altri pesci nel serbatoio; se il pesce angelo del Corano sembra troppo aggressivo, potrebbe essere meglio rimuoverlo o isolarlo. Questo tipo di pesce non è facilmente allevato in cattività, ma, se lo fa, disperde le sue uova.