Che cos’è l’emimelia fibulare?

L’emimelia fibulare, a volte nota come emimelia fibulare parassiale o deficit fibulare longitudinale, è una condizione in cui un bambino nasce con una parte o tutta la fibula mancante. Insieme alla tibia, il perone è un osso nella parte inferiore della gamba. Mentre il perone sottile si trova all’esterno della gamba, la tibia più spessa si trova all’interno. L’emimelia fibulare tipicamente rende l’arto interessato più corto e fa piegare il piede verso l’interno e verso il basso. Sono disponibili vari trattamenti a seconda della gravità della deformità, che vanno dalle calzature speciali alla chirurgia di allungamento degli arti, all’amputazione e al montaggio di una parte del corpo artificiale o protesi.

Sebbene l’emimelia fibulare sia la causa più frequente di deformazione delle ossa delle gambe, la sua causa è sconosciuta. La deformità spesso colpisce solo un arto e il disturbo è più comune negli uomini che nelle donne. A volte possono esserci altre deformità associate che interessano la tibia, il femore o il femore e il piede. Per classificare l’emimelia fibulare vengono utilizzati diversi sistemi, con classi che variano in gravità da relativamente lieve a gravemente invalidante. Ogni classe è associata a un particolare piano di trattamento e prospettiva.

In un sistema di classificazione, quella che viene chiamata emimelia fibulare di tipo IA si riferisce alla condizione in cui manca solo una parte della fibula. Il tipo IB descrive lo stato in cui manca da un terzo a metà del perone e la quantità di osso che rimane non è sufficiente per sostenere la caviglia. Nel tipo II, il più grave, non c’è affatto il perone.

Il trattamento dell’emimelia fibulare di tipo IA non comporta sempre un intervento chirurgico perché, nei casi più lievi, è possibile camminare con l’uso di un rialzo del tallone. Un rialzo del tallone è un pezzo in più aggiunto a una scarpa per uniformare efficacemente le lunghezze delle gambe. A volte, con solo una piccola differenza nelle lunghezze delle gambe, può essere utilizzata una tecnica nota come epifisiodesi controlaterale per accorciare la gamba opposta. Questa procedura, che impedisce all’osso di crescere, è sincronizzata con cura in modo che coincida con la fase finale di crescita nell’adolescenza, con l’obiettivo di lasciare la gamba normale leggermente corta. Per una differenza maggiore nella lunghezza della gamba e dove la caviglia e il piede non sono troppo deformi, è possibile eseguire un intervento chirurgico che estende l’arto accorciato.

L’emimelia fibulare di tipo IB viene trattata in modo simile a IA, sebbene possano essere necessarie anche operazioni per correggere l’angolo della caviglia e stabilizzare il piede. Per il tipo II, possono essere necessarie diverse procedure chirurgiche. Il piede viene talvolta rimosso presto nella vita e può essere utilizzata una protesi per consentire una deambulazione efficiente.