Quali sono i sintomi dell’epilessia del lobo temporale?

I sintomi dell’epilessia del lobo temporale sono un insieme di sintomi rivelatori indicativi di convulsioni nel lobo temporale del cervello. Le persone possono sperimentare una varietà di sintomi durante l’attività convulsiva del lobo temporale, tra cui confusione, allucinazioni, senso di ansia e movimenti senza scopo non sotto il controllo del paziente. Gli individui che identificano i sintomi dell’epilessia del lobo temporale e non sono in trattamento per l’epilessia dovrebbero cercare l’attenzione di un neurologo per ottenere una valutazione medica completa.

L’epilessia del lobo temporale è caratterizzata da convulsioni parziali, il che significa che è coinvolta solo una parte del cervello. Le persone possono avere crisi parziali semplici o complesse. Nelle crisi semplici, il paziente rimane cosciente e consapevole. Possono essere sperimentati sintomi come disagio, aggressività, sensazione extracorporea, confusione, irrequietezza e movimenti ripetitivi. Le persone possono anche allucinare suoni, odori o sensazioni tattili. Le persone potrebbero non rendersi conto che stanno avendo convulsioni e in effetti, le semplici crisi parziali sono talvolta chiamate “aure” perché le persone pensano che siano segnali di avvertimento che precedono un attacco.

In una crisi parziale complessa, il paziente perde la consapevolezza dell’ambiente circostante. I sintomi dell’epilessia del lobo temporale durante un attacco parziale possono includere la deglutizione o la masticazione convulsa, il balbettio o il movimento delle dita senza essere in grado di controllarle. Le convulsioni sono in genere brevi e quando il paziente si riprende non ci sarà alcun ricordo della crisi. Le persone possono anche rimanere confuse o disorientate per diversi minuti dopo la crisi.

Il modo migliore per schermare qualcuno per l’epilessia del lobo temporale è quello di visualizzare il cervello mentre un paziente sta vivendo i sintomi dell’epilessia del lobo temporale. Questa forma di epilessia non lascia sempre segni rivelatori che possono essere riconosciuti quando l’attività convulsiva non si verifica. I pazienti possono anche essere intervistati per raccogliere una storia e può essere utile ascoltare amici e familiari che potrebbero avere maggiori informazioni su come si comporta il paziente durante le crisi.

Una varietà di fattori scatenanti può causare attività convulsive. Il trattamento include l’identificazione di potenziali cause e fattori scatenanti, oltre ad aiutare il paziente a gestire e prevenire le convulsioni con i farmaci. Sotto la cura di un neurologo, il piano di trattamento di un paziente può essere periodicamente modificato se ci sono cambiamenti nelle condizioni del paziente come un aumento dell’attività convulsiva o un cambiamento nei sintomi dell’epilessia del lobo temporale. È importante consultare un medico se le convulsioni persistono per più di un minuto, se un paziente presenta diverse convulsioni di seguito o se si osserva un numero insolito di convulsioni in un breve periodo di tempo.