La Sindrome di De Clerambault, chiamata anche erotomania, è una condizione psicologica in cui il malato è nell’illusione che una certa persona sia innamorata di lui o lei. Tipicamente, l’oggetto di questo delirio è di una classe sociale superiore a quella del malato ed è solo un conoscente – al massimo – in realtà. Per la persona con la condizione, tutto ciò che fa l’oggetto dell’affetto assume un significato speciale che in realtà non ha. Prende il nome da Gaetan Gatian de Clerambault, uno psichiatra francese che scrisse un articolo completo sulla condizione nel 1921.
Questa condizione è stata riconosciuta in qualche forma da molto prima che Gaetan Gatian de Clerambault pubblicasse il suo articolo, sebbene non esistesse un termine standard per questo. Autori antichi, tra cui Ippocrate e Plutarco, descrivono casi che oggi verrebbero probabilmente diagnosticati come sindrome di de Clerambault. Lo psichiatra Jacques Ferrand è accreditato con la prima menzione della sindrome nella letteratura psichiatrica nel 1623. Il concetto è cambiato nel corso dei secoli, poiché era originariamente paragonato a una malattia causata da un amore non corrisposto, e solo in tempi relativamente recenti è stato inteso come una credenza delirante che un’altra persona sta facendo avance romantiche.
Ci sono stati molti casi famosi di sindrome di de Clerambault, la maggior parte dei quali si è manifestata attraverso comportamenti di stalking. L’oggetto di molti di questi casi era una celebrità di qualche tipo, sia nel campo della politica che dello spettacolo. Uno dei casi più noti ha colpito John Hinckley, Jr., che ha sparato al presidente Ronald Reagan nel 1981 nel tentativo di impressionare l’attrice Jodie Foster, che credeva volesse un segno della sua devozione.
Anche la sindrome di De Clerambault è stata spesso oggetto di fiction. La storia classica di Nikolai Gogol, “Diario di un pazzo” (1835), descrive una discesa nella follia che inizia con un caso di questa condizione. Il romanzo di Ian McEwan Enduring Love (1997), adattato per il cinema nel 2004, racconta la storia di un caso omosessuale della condizione. La sindrome è anche il soggetto del film francese del 2002 He Loves Me… He Loves Me Not, con Audrey Tautou di Amelie.