Il narcisismo clinico è un livello malsano di amore per se stessi, con l’esclusione di tutti gli altri e dei loro bisogni. Quando la condizione si evolve in una forma più psicopatica e violenta, i terapeuti chiamano questo narcisismo aggressivo o narcisismo maligno. Alcuni dei killer più famosi della storia umana sono stati raggruppati in questa categoria di disturbi del comportamento antisociale, dal serial killer Ted Bundy al leader nazista Adolf Hitler. Queste persone hanno provato piacere sadico nell’esercitare una superiorità personale su coloro che percepiscono come inferiori.
Un po’ di narcisismo, letteralmente amore per se stessi, è una parte naturale dell’essere umano e costituisce la pietra angolare di una sana autostima. Troppo narcisismo, tuttavia, è un problema diverso. Qualcuno considerato egocentrico o presuntuoso può essere considerato narcisista, ma potrebbe non essere un narcisista clinico. Ciò richiede una certa mancanza di cura dei bisogni degli altri e il desiderio di sfruttare le persone per guadagno personale. Se questi attributi sono prevalenti, è probabile che un terapeuta diagnostichi un paziente con disturbo narcisistico di personalità.
Ci vogliono tendenze distruttive affinché le persone con disturbo narcisistico di personalità siano diagnosticate con narcisismo aggressivo, un tratto comune dello psicopatico violento. Questo spirito carnivoro è caratterizzato da una coazione a ferire e manipolare gli altri, sia fisicamente che mentalmente. Il narcisista maligno cerca un senso illusorio di potere esagerato, ottenuto solo attraverso l’umiliazione e l’affermazione del dominio sugli altri.
Il narcisismo aggressivo può manifestarsi in vari modi. Alcuni, come il serial killer Jeffrey Dahmer, possono ferire gli animali, per poi passare al sacrificio umano. Altri evitano l’omicidio, ma deridono costantemente coloro che sono più vicini a loro o picchiano i membri della famiglia a porte chiuse. I narcisisti, in generale, tendono ad avere un’intelligenza superiore alla media e sono più inclini a godersi attività come la caccia o i poligoni di tiro. Possono tendere a gravitare verso carriere come l’insegnamento o persino le forze dell’ordine, il che consente loro di affermare l’autorità sugli altri su base regolare.
Lo psicologo e filosofo Erich Fromm è stato il primo a etichettare questa svolta violenta come “narcisismo maligno”, negli anni ‘1960. Da allora, diversi studi e lavori psicoanalitici sono stati dedicati al disturbo, che combina paranoia, narcisismo, tendenze malvagie e scopi egoistici. La ricerca indica che gli ambienti urbani hanno il doppio delle probabilità di ospitare persone con disturbo narcisistico di personalità, che gli uomini hanno cinque volte più probabilità di sviluppare rispetto alle donne. Il narcisismo aggressivo è anche più diffuso tra coloro che sono dipendenti da alcol e altre droghe, nonché da quelli con precedenti criminali.