Personificazione è il nome di una tecnica letteraria e poetica che assegna caratteristiche umane ad animali, concetti e oggetti inanimati. Il ruolo della personificazione nelle canzoni è simile al suo ruolo nella poesia e nella letteratura. È un dispositivo che rende conoscibile l’ignoto descrivendolo in termini umani. A volte viene utilizzato per effetti drammatici o per creare una bella immagine. Altre volte, fornisce un commento su alcuni aspetti della natura umana.
La personificazione, chiamata anche antropomorfismo, è un’antica tecnica letteraria che può avere le sue radici nell’animismo, una comune credenza spirituale tra molte culture primitive. L’animismo è la convinzione che gli animali e gli oggetti inanimati contengano spiriti, con volontà e intelligenza paragonabili a quelle degli umani. Antichi narratori come Esopo e Omero assegnarono caratteristiche umane ad animali e forze naturali come il vento. Questo divenne un popolare dispositivo letterario nei secoli seguenti. Nei tempi moderni, i poeti e gli scrittori usano ancora questa tecnica, incluso l’uso della personificazione nelle canzoni.
Una pratica comune nell’arte e nella letteratura è quella di dare al concetto di morte caratteristiche umane. Ciò include la canzone popolare americana “Oh Death”, un primo esempio di personificazione nelle canzoni. Il narratore della canzone chiede a Death di risparmiarlo; in un altro verso, la Morte stessa parla di come spesso ascolta simili appelli. “Oh Death” è una canzone tradizionale risalente almeno agli anni 1920, il cui autore è sconosciuto. L’uso della personificazione è un modo per assegnare motivi e simpatie umane a un concetto essenzialmente inconoscibile.
La personificazione nelle canzoni può anche essere un modo per esprimere un concetto o un’emozione complessi. Nella sua canzone “Hungry Heart”, Bruce Springsteen parla davvero di desiderio insoddisfatto, qualcosa che tutte le persone hanno provato prima o poi. Prende in prestito il concetto di “cuore affamato” da Alfred, Lord Tennyson per simboleggiare questo desiderio. In un’altra canzone rock classica, l’ex Beatle George Harrison parla della tristezza di osservare un mondo che cambia. Trasferendo questa emozione sul suo strumento, ha chiamato la canzone “While My Guitar Gently Weeps”.
A volte la personificazione nelle canzoni non ha altro scopo se non quello di creare un’immagine bella o poetica. Nella canzone di Jimi Hendrix “The Wind Cries Mary”, al vento viene data una voce e un ricordo difettoso. Hendrix era esperto nel creare immagini e frasi insensate ma memorabili nei suoi testi. Alcune canzoni non rinunciano facilmente ai loro segreti; la canzone pop “There She Goes” è stata a lungo ritenuta la personificazione dell’eroina, con battute come “eccola di nuovo / pulsa nelle mie vene”. Gli autori della canzone contestano questa interpretazione, ma non offrono suggerimenti su chi o cosa il titolo della canzone possa effettivamente descrivere.