Beraprost è un farmaco ancora in studi clinici per il trattamento dell’ipertensione polmonare (IP) in fase iniziale, della malattia vascolare periferica (PVD) in fase iniziale e del danno da riperfusione. Il farmaco è una forma sintetica di una sostanza chimica chiamata prostaciclina, prodotta naturalmente dall’organismo nelle cellule endoteliali. Favorisce la vasodilatazione dei vasi sanguigni rilassando le cellule muscolari lisce delle pareti dei vasi sanguigni. Questo riduce la pressione sui vasi sanguigni, che aiuta a ridurre la pressione sanguigna.
Il danno da riperfusione si verifica quando il flusso sanguigno viene ripristinato nel tessuto dopo un periodo in cui è stato limitato. L’improvviso flusso di sangue nel tessuto provoca infiammazione e lo stress ossidativo si verifica nel tessuto interessato. Beraprost può aiutare a dilatare i vasi sanguigni che normalmente forniscono ossigeno e sostanze nutritive a quel tessuto e può essere in grado di prevenire i danni causati dall’infiammazione e dalla mancanza di ossigeno.
La malattia vascolare periferica è una costrizione dei vasi sanguigni che portano alle braccia, alle gambe e agli organi interni, come lo stomaco e i reni. Le prime fasi di questa malattia iniziano con crampi o grave debolezza alle gambe durante l’attività. I blocchi di grasso nei vasi sanguigni causano una circolazione sanguigna limitata. I ricercatori ritengono che le proprietà vasodilatatrici del beraprost possano portare a un miglioramento del flusso sanguigno e dell’ossigenazione dei tessuti colpiti.
L’ipertensione polmonare provoca un aumento della pressione sanguigna al sistema polmonare attraverso l’arteria polmonare, le vene e i capillari. L’aumento della pressione è indicato come vascolarizzazione polmonare. Beraprost viene somministrato per ridurre la pressione interna nei vasi sanguigni, che porta a una maggiore disponibilità di ossigeno per l’uso da parte dell’organismo. L’ipertensione polmonare non trattata può portare a vertigini, svenimenti e difficoltà respiratorie. I casi gravi possono anche portare alla morte.
I pazienti che hanno partecipato agli studi clinici sono stati in grado di camminare per distanze maggiori in studi di sei minuti rispetto a quelli trattati con placebo. Ciò deduce un aumento del livello di ossigenazione tra le persone che hanno ricevuto beraprost nello studio. Gli effetti positivi sono durati finché il farmaco è stato continuato. Quelle persone che erano su un placebo hanno avuto una diminuzione della distanza che potevano percorrere per lo stesso periodo di tempo.
I pazienti nello studio hanno riportato alcuni effetti collaterali, tra cui mal di testa, vertigini e arrossamento del viso e del torace. Alcune persone hanno riferito diarrea e nausea durante l’assunzione del farmaco. Ci sono state anche alcune segnalazioni di dolore alla mandibola e alle gambe che sono diminuiti quando il farmaco è stato interrotto.
Il profilo di sicurezza di beraprost nello studio clinico è risultato eccellente. Non c’erano indicazioni di ipotensione sistemica o danno renale tra quelli nello studio. Anche la funzione epatica non è stata influenzata dal farmaco. Gli effetti a lungo termine del farmaco non sono ancora stati valutati.