Fusuma si riferisce a pannelli usati come divisori di stanze, come si vede tipicamente nelle stanze giapponesi. I pannelli vengono solitamente inseriti in binari incassati sul pavimento e sul soffitto per consentire loro di scorrere da sinistra a destra. Un pannello di solito è costituito da sottili bordi di legno chiamati “mashibuchi” che tengono gli spessi fogli di carta che fungono da muro. Fusuma può anche avere una maniglia su un lato chiamata “hikite”, a volte decorata con nappe chiamate “fusahikite”.
L’uso del fusuma può essere fatto risalire al XII secolo, durante il periodo giapponese Muromachi, e inizialmente era utilizzato esclusivamente per le case dei ricchi. Fogli di seta venivano usati per i pannelli e talvolta diventavano tele di paesaggi, disegni a inchiostro e calligrafia di famosi pittori in quel periodo. Poco dopo l’idea dei pannelli scorrevoli fu tramandata alle classi meno abbienti e si diffuse in tutto il Giappone. Sostituire i fogli di seta con la carta era probabilmente un modo per rendere i pannelli più disponibili al pubblico, per non dire più convenienti.
I Fusuma di solito si presentano in coppia, con i due pannelli considerati come un’unica tela per i dipinti in modo che quando vengono fatti scorrere l’uno dall’altro, anche il dipinto sia diviso, ma ridiventa intero quando i pannelli vengono chiusi insieme. Una tipica casa giapponese dal design minimale avrebbe due o tre file di fusuma per dividere lo spazio nudo in diverse stanze con funzioni diverse. I pannelli offrono flessibilità perché i proprietari di case possono semplicemente farli scorrere di nuovo nel muro per unire le stanze in spazi più grandi.
Gli spessi fogli di carta o tessuto conferiscono al fusuma un carattere traslucido, permettendo alla luce solare naturale di permeare la stanza e, di conseguenza, di risparmiare energia durante il giorno. I pannelli possono essere traslucidi, ma forniscono comunque una certa privacy alle stanze, sebbene i suoni possano ancora penetrare attraverso la carta. In un certo senso, i pannelli diventano anche uno strumento decorativo quando la luce del sole dona allo scenario dipinto sulla carta una tonalità calda e dorata e forma sagome e ombre sulla carta.
La caratteristica semplicistica della cultura giapponese si riflette anche sul fusuma, con i toni tenui dei pannelli e l’uso di materiali naturali. I legni comunemente usati per realizzare il mashibuchi includono bambù e cedro, che possono essere entrambi colorati in una tonalità più chiara o più scura a seconda delle preferenze del proprietario della casa. Fusuma è anche molto comodo da pulire e riparare, poiché i pannelli possono essere facilmente rimossi dai loro binari e reinstallati una volta che la carta viene pulita o sostituita.