Espiritu Santo, la più grande isola dell’arcipelago delle Vanuatu nel Pacifico meridionale, fu trasformata dagli Stati Uniti in una base di rifornimento militare, un porto navale e un aeroporto dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor nel dicembre 1941. L’isola mite divenne un comodo hub per colpire il Giappone durante la seconda guerra mondiale. Quando i combattimenti si fermarono, le forze armate statunitensi lasciarono strade, edifici e piste, ma non riuscirono a convincere le autorità coloniali francesi e britanniche ad accettare di acquistare i rifornimenti che gli americani non sarebbero stati in grado di trasportare a casa. Quindi gli americani hanno scaricato tutto nell’oceano: qualsiasi cosa, dai veicoli e le armi ai vestiti e alle casse di Coca-Cola.
Un arsenale sottomarino:
Gli europei dell’isola hanno ceduto la merce, anche se offerta al basso prezzo di 6 centesimi di dollaro, perché pensavano che gli americani avrebbero semplicemente lasciato tutto per andarsene.
Oggi Million Dollar Point (così chiamato per il valore dell’attrezzatura sommersa lì), è diventato uno strano museo sottomarino dove gli amanti dello snorkeling e dei subacquei possono avvistare carri armati, pistole, bulldozer, carrelli elevatori e jeep.
Espiritu Santo è stata l’ispirazione per l’ambientazione del famoso musical del 1949 South Pacific, che presenta un’infermiera americana che si innamora di un proprietario di una piantagione francese durante la guerra.