Quali sono le differenze tra mammiferi e marsupiali?

Esistono tre gruppi di mammiferi: mammiferi placentati, marsupiali e monotremi. I monotremi includono solo l’ornitorinco e quattro specie di echidna. I restanti mammiferi sono tutti placentati o marsupiali. I mammiferi placentati sono chiaramente dominanti, come lo sono da oltre 65 milioni di anni, con oltre 5,500 specie in tutti i continenti tranne l’Antartide. I marsupiali, con solo 334 specie, si sono ritagliati una nicchia in Australia, dove hanno in gran parte spostato i mammiferi placentati. I marsupiali si trovano anche in piccole quantità in Sud America e Centro America, con una sola specie (Virginia Opossum) in Nord America.

I marsupiali e i mammiferi placentati sono entrambi mammiferi, cioè tetrapodi a sangue caldo con ghiandole sudoripare che forniscono latte per i giovani e sono ricoperti da uno strato di pelo o pelo. Ciò che distingue i due l’uno dall’altro sono 1) la loro modalità di riproduzione, 2) i genitali e 3) la loro temperatura sanguigna, che è leggermente inferiore a quella dei mammiferi placentati. Per molti secoli, i marsupiali sono stati considerati mammiferi “primitivi”, ma ci sono poche prove reali per questo al di fuori dei pregiudizi culturali. Poiché i marsupiali occupano principalmente l’Australia e le aree remote del Sud America, sono stati scarsamente caratterizzati dagli scienziati fino alla metà del 1800.

Invece di rimanere in un utero come i mammiferi placentati, i marsupiali lasciano il corpo della madre in una fase molto precoce, salendo dall’apertura genitale a una speciale sacca con i capezzoli per il latte. Questa strategia evolutiva evita la necessità di una placenta complessa per proteggere un feto in crescita dal sistema immunitario della madre. I marsupiali e i mammiferi placentati si sono evoluti entrambi nello stesso periodo, circa 125 milioni di anni fa, e nonostante si siano evoluti separatamente da quel momento, hanno mostrato un’evoluzione parallela significativa poiché si sono irradiati da antenati simili a toporagni. Per l’osservatore casuale senza previa conoscenza della specie, l’unico modo per distinguere un marsupiale da un mammifero placentare è esaminare i genitali.

Alcuni marsupiali ben noti includono il koala, il canguro, gli opossum, gli opossum, i vombati, il diavolo della Tasmania, i topi marsupiali, il bandicoot e specie meno conosciute come la talpa marsupiale, il numbat, il bilby e il canguro muschiato. I mammiferi placentati includono roditori, balene, elefanti, lontre, cavalli, gatti, cani, umani e molti altri.