La titolazione dell’acido solforico è il processo per trovare la molarità di una soluzione basica utilizzando l’acido solforico come titolante. Il titolante, che è una sostanza la cui concentrazione è nota esattamente, viene aggiunto a una soluzione di concentrazione sconosciuta fino a quando non si verifica completamente una reazione. Queste possono essere misure utilizzando un indicatore chimico o un indicatore di pH. È quindi possibile eseguire un calcolo in base alla concentrazione nota del titolante e alla quantità di titolante necessaria per neutralizzare la sostanza sconosciuta. Questo calcolo consente agli scienziati di determinare la molarità, o peso chimico, della sostanza sconosciuta.
Il primo passo per comprendere la titolazione dell’acido solforico è comprendere il concetto di mole. In chimica, una mole di una data sostanza è il grammo equivalente del suo numero di massa. Il numero di massa è il peso totale dell’elemento o composto, quindi per il carbonio-12, il numero di massa è 12. Ciò significa che una mole di carbonio-12 pesa 12 grammi. Le talpe sono utilizzate come metodo per misurare le quantità di determinate sostanze chimiche all’interno delle reazioni.
Acidi e basi reagiscono tra loro per produrre acqua e un sale. Una base è una sostanza con un pH compreso tra 8 e 14 e un acido è una sostanza con un pH compreso tra 1 e 6. Il punto neutro sulla scala del pH è 7, il che significa che la soluzione non è né acida né basica. Se si mescolano insieme quantità uguali di un acido a pH 1 e una base a pH 14, la soluzione risultante avrà un pH di 7. Questa reazione avviene durante la titolazione con acido solforico.
Ogni sostanza nella titolazione dell’acido solforico è in forma acquosa, il che significa che è disciolta in acqua. L’acido solforico, essendo il titolante con un noto valore molare, è di una certa concentrazione all’interno dell’acqua. L’altra sostanza, ad esempio l’idrossido di sodio, è in una soluzione acquosa ma non è nota la sua quantità all’interno della soluzione. Le reazioni chimiche sono molto efficienti, in quanto nessuna sostanza viene persa quando avvengono. Quando l’acido solforico reagisce con l’idrossido di sodio, produce acqua e solfato di sodio.
Il processo di titolazione dell’acido solforico prevede il posizionamento di una certa quantità della soluzione sconosciuta in un becher e una certa quantità di acido solforico in una buretta, dispositivo per aggiungere determinate quantità di sostanze ad altre sostanze. L’acido viene aggiunto alla soluzione basica fino a quando il pHmetro non legge 7, il che significa che la base si è neutralizzata. La quantità di acido solforico aggiunta alla soluzione a questo punto è pari alla quantità della sostanza basica presente nella soluzione di molarità sconosciuta. I chimici calcolano quindi la quantità molare specifica della soluzione sconosciuta in base ai valori noti.