Cosa sono i Neanderthal?

I Neanderthal sono una specie estinta del genere Homo, che comprende gli esseri umani e molti dei nostri antenati e i loro spin-off evolutivi. I Neanderthal sono esistiti solo tra circa 130,000 e 24,000 anni fa e possono essere pensati come un primo uomo adattato ai climi rigidi dell’era glaciale. Erano relativamente bassi (altezza media 5′ 5” per i maschi, pochi pollici per le femmine) ma ben costruiti. In effetti, l’esposizione reciproca tra i Neanderthal e i primi umani moderni potrebbe aver contribuito alla nozione mitologica popolare di un nano. I Neanderthal avevano crani bassi, piatti e allungati, metà del viso sporgenti, una scatola cranica più grande del 10% rispetto agli umani e un paio di dozzine di altre caratteristiche fisiche che li rendono distinti dagli umani moderni, oltre a respingere l’idea che i Neanderthal fossero solo una sottospecie dell’Homo sapiens.

I Neanderthal non sono mai esistiti in gran numero; gli scienziati ritengono che non ci siano mai stati più di 10,000 individui in un dato momento. Sono stati trovati circa 400 fossili di Neanderthal, alcuni con porzioni di tessuto molle conservate, che consentono l’accesso al materiale genetico. Come altri membri del genere Homo, i Neanderthal vivevano in gruppi tribali che andavano da circa 20 a 200 membri.

Essendo la specie Homo più recente ad estinguersi, i Neanderthal erano avanzati nella loro tecnologia e cultura rispetto a specie precedenti come l’Homo habilis o l’Homo erectus. La loro industria della pietra è indicata come Musteriana e presentava armi affilate a doppio taglio, tra cui asce, raschietti, lance e altro. Ci sono anche alcune prove che i Neanderthal costruissero lance da usare come proiettili, una pratica normalmente associata solo alla nostra specie, l’Homo sapiens. I Neanderthal si impegnavano in altre attività complesse normalmente associate agli umani moderni: sepolture rituali, rifugi sofisticati, uso del fuoco e scuoiatura di animali. Come alcuni gruppi umani, ci sono anche prove che praticassero il cannibalismo mortuario, forse un effetto collaterale della scarsità di cibo nella tundra europea e asiatica.

Esistono forti prove anatomiche e genetiche che i Neanderthal avessero un linguaggio o una forma di linguaggio più complessa del semplice grugnire. Possedevano un osso ioide, che collega la lingua alla laringe, consentendo una gamma molto più ampia di movimenti della lingua e della laringe rispetto ad altri primati. Gli studi sull’orecchio di Neanderthal dai fossili suggeriscono la sensibilità a una serie di suoni e il DNA estratto dalle ossa mostra la presenza della stessa versione del gene FOXP2 degli umani moderni, un gene noto per svolgere un ruolo importante nel linguaggio umano.

Poiché i Neanderthal non si sono estinti da molto tempo, il loro DNA è facilmente estraibile dalle ossa giuste e si pensa che il genoma di Neanderthal verrà sequenziato nel prossimo futuro. Questo apre la possibilità di far rivivere i Neanderthal, sintetizzando il loro genoma completo e iniettandolo in un uovo fecondato e facendo crescere il feto risultante in un utero umano. Il revival dei Neanderthal sarebbe uno dei più grandi successi scientifici di tutta la storia, ma presenta una serie impegnativa di questioni etiche.