Che cos’è una richiesta di consenso?

La richiesta di consenso è un’offerta estesa dall’emittente di un titolo agli investitori che attualmente detengono una partecipazione in tale titolo. La sollecitazione è in genere una richiesta di autorizzazione per apportare modifiche ai termini associati a tale sicurezza. Agli stakeholder di solito viene data una data specifica per rispondere alla sollecitazione. Se il numero richiesto di percentuale di parti interessate è d’accordo alla modifica, l’emittente del titolo può procedere alle modifiche dopo la data di scadenza sulla sollecitazione. Qualora la richiesta non ottenga l’approvazione del numero o della percentuale richiesta di stakeholder, il provvedimento fallisce e le possibilità non si realizzano.

Ci sono diversi motivi per cui un emittente di titoli potrebbe voler emettere una richiesta di consenso cercando di modificare i termini relativi a un’obbligazione oa un’azione. Si può avere a che fare con situazioni economiche che rendono difficile il rispetto dei termini originali. Quando questo è il caso, l’emittente può rivolgersi alle parti interessate per un aiuto nell’apportare modifiche che manterrebbero la sicurezza praticabile senza creare ulteriori difficoltà finanziarie per quell’emittente. A seconda delle ragioni della richiesta, le parti interessate possono stabilire che consentire il cambiamento tutelerebbe i loro interessi a lungo termine e concedere l’autorizzazione affinché le modifiche abbiano luogo.

Un esempio comune di richiesta di consenso è con un’emissione obbligazionaria. Nelle situazioni in cui le condizioni originarie dell’indenture non sono più nel migliore interesse di tutte le parti interessate, l’emittente si rivolge ai detentori delle obbligazioni e chiede il permesso di modificare tali condizioni in modo che l’obbligazione rimanga un bene vitale sia per i titolari che per l’emittente. La sollecitazione di solito includerà i motivi della richiesta, inclusi riferimenti o fonti che fungono da documentazione che illustra il motivo per cui è necessaria la richiesta di consenso. Gli obbligazionisti sono pregati di rispondere entro una data specifica; se la maggioranza dei titolari non approva le modifiche, restano in vigore le condizioni originarie.

È importante notare che se il numero o la percentuale necessari di parti interessate non approvano una richiesta di consenso, l’emittente non può apportare modifiche arbitrariamente. Molte nazioni hanno normative severe in merito alla revisione dei termini e delle condizioni relativi a qualsiasi tipo di contratto commerciale, compresi i contratti tra le parti interessate e le entità che emettono titoli. Questa misura impedisce agli emittenti di apportare modifiche che danneggerebbero finanziariamente gli investitori nel tentativo di migliorare le proprie condizioni, senza fornire alle parti interessate il diritto di prendere in considerazione le modifiche proposte e concedere l’autorizzazione o rifiutare la proposta.

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