Cosa sono le perdite di valore?

Una perdita di valore è un tipo di onere una tantum o non ricorrente che viene registrato nelle scritture contabili come mezzo per correggere il valore di un’attività che ha un valore contabile sopravvalutato. L’idea è quella di ridurre quel valore contabile fino a quello che è considerato un fair value, tenendo conto di qualsiasi fattore abbia causato la variazione del valore di tale attività. In questa prospettiva, le perdite di valore possono essere viste come procedure contabili che contribuiscono a creare una valutazione più equilibrata e accurata del valore effettivo e attuale di eventuali attività detenute da una società o da un altro ente.

Le perdite di valore comportano la creazione della cosiddetta svalutazione per riduzione di valore. Ciò significa sostanzialmente identificare le attività che attualmente portano un valore contabile superiore al loro valore effettivo. Determinare se questo è il caso in genere implica decidere se quel valore contabile attuale è superiore ai futuri flussi finanziari netti che ci si può ragionevolmente aspettare che siano generati dalla proprietà e dall’uso di tali attività. Se tale valore contabile è superiore, l’utilizzo di svalutazioni contribuisce a riportare tale valore contabile ad un livello ritenuto più realistico e più vicino al fair value corrente di tali attività.

Il calcolo delle perdite di valore comporta l’utilizzo di un metodo abbastanza semplicistico. Il primo passo è identificare il valore equo di mercato delle attività coinvolte. Tali importi vengono quindi sottratti dal valore contabile corrente per quegli stessi beni. Se non vi è alcuna differenza o il risultato è positivo anziché negativo, non è necessario registrare alcun tipo di perdita di valore su nessuna di tali attività in quel momento. Esiste la possibilità di dover contabilizzare perdite di valore in futuro, in base a ciò che il proprietario sceglie di fare successivamente con tali attività.

Da quel momento, i proprietari potrebbero anche voler valutare se intendono detenere e utilizzare tali beni in futuro. Per le attività che saranno detenute e utilizzate per generare entrate in futuro, è importante proiettare tali flussi di cassa netti futuri. Ciò contribuirà a determinare per determinare il valore futuro delle attività. Tale valore futuro può quindi essere sottratto dal valore contabile per ciascun bene. Eventuali risultati negativi indicano la necessità di rettificare il valore contabile di tali attività, il che a sua volta significa che è necessario registrare le perdite di valore.

La differenza tra tale valore futuro e il valore contabile costituirà una perdita in termini di processo contabile. Per i cespiti che verranno mantenuti anche con la perdita, questo permette di tracciare l’ammortamento che i cespiti subiscono nel tempo. Ciò aiuta il proprietario a determinare un prezzo di vendita ragionevole per ciascuno dei beni, nel caso in cui venga presa la decisione di offrire in vendita una qualsiasi di tali partecipazioni, e gestire eventuali perdite derivanti dalla vendita di tali beni a un prezzo inferiore all’attuale giusto valore.

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