Che cos’è il carico del circuito?

Il carico del circuito si riferisce alla quantità di potenza assorbita attraverso un determinato circuito elettrico. I circuiti domestici tipici sono classificati per un carico massimo di 15, 20 o 30 ampere e dovrebbero avere un normale carico operativo esteso non superiore all’80% del loro massimo nominale. Il carico massimo del circuito per qualsiasi circuito particolare è determinato dal cablaggio utilizzato in quel circuito. Diversi tipi di elettrodomestici caricheranno carichi diversi sull’impianto elettrico di un edificio e i circuiti dovrebbero essere progettati per supportare gli apparecchi che alla fine trarranno energia da essi.

Il carico massimo del circuito è determinato dalla potenza dell’interruttore automatico o, negli edifici più vecchi, dal fusibile su quel circuito e dallo spessore del filo utilizzato per installare il circuito. Il filo più spesso può trasportare in sicurezza più corrente. Il filo di quattordici calibro, che ha un diametro di 0.0641 pollici (1.628 mm), può trasportare in sicurezza un carico di circuito di 15 amp, calibro 12, filo di diametro 0.080 pollici (2.053 mm), in grado di gestire 20 amp e calibro 10, 0.1019 pollici (2.588 mm), è valutato per 30 ampere. Le corse più lunghe richiedono un filo più grande, per tenere conto del graduale aumento della resistenza imposto dalla corsa più lunga. I regolamenti edilizi locali possono modificare ulteriormente questi requisiti di base e dovrebbero essere sempre consultati.

Il carico del circuito può essere calcolato sommando la potenza richiesta dai singoli apparecchi su quel circuito. Alcuni apparecchi indicheranno la quantità di energia che assorbono in ampere. Altri saranno valutati in watt e volt. Quasi tutti i circuiti domestici funzioneranno a 110 volt, mentre alcuni elettrodomestici che richiedono molta potenza, come cucine elettriche o asciugatrici, dovranno essere posizionati su circuiti con tensione più elevata. Per determinare la potenza nominale di un apparecchio, utilizzare i valori di watt e volt nell’equazione: watt = volt x ampere. Ad esempio, un apparecchio che assorbe 330 watt a 110 volt richiederebbe 330/110, o 3, ampere di potenza.

Quando si calcola il carico del circuito per un circuito che includerà l’illuminazione, i calcoli dovrebbero sempre essere basati sul consumo energetico più elevato che ci si potrebbe aspettare. Se una lampada può accettare in sicurezza lampadine fino a 100 watt, i calcoli dovrebbero essere basati sul presupposto che verranno utilizzate lampadine da 100 watt. Le lampadine fluorescenti compatte indicano la potenza che assorbono, ma alcuni altri tipi di apparecchi fluorescenti richiedono energia in base alle esigenze dei reattori all’interno della lampada, piuttosto che solo sulle lampadine utilizzate. Queste informazioni dovrebbero essere elencate all’esterno della lampada o sul reattore.