Cos’è Napster®?

Napster® è il nome di due società, entrambe coinvolte nella distribuzione di musica digitale online sotto forma di file MP3. La prima, in funzione dal 1999 al 2001, era una rete peer-to-peer che ha suscitato notevoli controversie e problemi legali sulla musica protetta da copyright. La società divenne ampiamente conosciuta e influente nel nuovo campo della condivisione di file online prima che l’azione legale dell’industria discografica la costringesse a chiudere. In seguito, il nome della società è stato acquistato e convertito in un braccio legale dell’industria della musica online.

La società originale è stata fondata da Shawn Fanning e Sean Parker nel 1999, quando l’interesse iniziale per Internet era al culmine. La condivisione di file, l’invio di immagini, musica o altro materiale tra due utenti di computer remoti, esisteva già da anni tra gli utenti di bacheche informatiche e forum. Il programma, tuttavia, ha reso facile anche agli utenti di computer inesperti la ricerca di brani specifici nel nuovo formato MP3, compatibile con la maggior parte dei lettori multimediali. Nel giro di un anno, il servizio è diventato molto popolare in tutto il mondo, soprattutto tra gli utenti di computer adolescenti e in età universitaria.

Il motore di ricerca Napster® non si basava su un database centrale, ma piuttosto scansionava le singole raccolte musicali di tutti gli altri utenti. Man mano che la base di utenti si espandeva, era disponibile sempre più musica, che richiedeva non più del tempo e dello spazio di archiviazione del computer necessari per scaricare i file. Gli utenti di Napster® hanno scaricato milioni di brani senza pagare un centesimo alle compagnie musicali. Anche i musicisti, che ricevono royalties dalle compagnie musicali, sono stati esclusi dal giro. Le reti rivali hanno iniziato a offrire servizi simili; tutti, incluso Napster®, hanno affermato di non essere coinvolti in violazioni del copyright. Musicisti come Metallica e Dr. Dre non erano d’accordo, intentando azioni legali contro gli utenti e l’azienda stessa.

La Recording Industry Association of America (RIAA) si è unita ad un’azione legale contro Napster®, incolpando il crollo economico in corso dell’industria musicale sui servizi di condivisione di file. Altri, in particolare fan e artisti di musica indipendente, hanno affermato che la pratica era un vantaggio, consentendo loro di connettersi tra loro mentre aggiravano il clamore dell’industria. Una corte d’appello statunitense si è schierata con l’industria discografica, chiedendo a Napster® di monitorare sia gli utenti che i file per fermare la condivisione illegale di file. Incapace di conformarsi, la società ha chiuso la sua rete online nel 2001.

La società Napster® ha dichiarato bancarotta nel 2002. Il nome e il logo, ormai familiari agli utenti di computer di tutto il mondo, sono stati venduti a un’asta fallimentare. I nuovi proprietari lo hanno rilanciato come servizio in abbonamento, pagando i titolari dei diritti d’autore e soddisfacendo così i requisiti legali. È diventato un concorrente del servizio iTunes simile di Apple. Nel frattempo, altre società come LimeWire, Gnutella e BitTorrent si sono trasferite nel territorio del file sharing gratuito introdotto dal Napster® originale e hanno affrontato sfide legali simili. La seconda società è stata acquisita dal rivenditore di elettronica Best Buy nel 2008.