Vlogging, abbreviazione di “video blogging”, è bloggare attraverso il mezzo del video. Un blog è qualsiasi pagina web aggiornata regolarmente con voci discrete, spesso consegnate a un visualizzatore che si è iscritto al blog e lo legge utilizzando un’interfaccia di terze parti o un aggregatore RSS, anziché visitare direttamente il sito web. Un aggregatore RSS consente al lettore di consolidare più feed di blog in un’unica pagina Web personalizzata.
Un blog che utilizza principalmente video per distribuire informazioni o messaggi è chiamato vlog. Attualmente non esistono molti vlog, ma molti osservatori di tendenze affermano che è solo questione di tempo prima che il mezzo ricco e personale del video inizi a sostituire il testo e le immagini statiche. L’adozione diffusa della tecnologia a banda larga e il calo del costo della larghezza di banda è un altro fattore che renderà possibile una distribuzione video diffusa.
Gli allegati RSS consentono a un blogger di inserire contenuti multimediali in un post del blog e di distribuirlo agli aggregatori di coloro che sono iscritti al blog. Più frequentemente, viene utilizzato per distribuire immagini accanto al testo, ma può anche essere utilizzato per distribuire video insieme a testo e immagini. Con l’uscita dell’iPod video nel 2005, ora c’è un mezzo mobile conveniente e popolare per i video, che apre le porte all’era dei vlog. Uno spettatore che guarda un flusso di vlog potrebbe essere paragonato a uno spettatore televisivo, ma la creazione di contenuti è altamente distribuita anziché centralizzata e lo spettatore avrebbe accesso a migliaia o addirittura milioni di canali anziché solo a poche dozzine o centinaia.
Il primo videoblog noto è stato il 27 novembre 2000. Sebbene i primi anni 2000 siano stati contrassegnati da tentativi di creare videoblog, il vlogging non è emerso veramente fino al 2004, quando piccole comunità di vlogger hanno cominciato a spuntare e i grandi media hanno iniziato a notare il vlogging, con articoli sul New York Times e altre pubblicazioni. Il vlogging è ancora piccolo oggi, ma i video online stanno iniziando a decollare, con siti Web come Google Video e YouTube che offrono spazio di archiviazione gratuito.
Uno dei problemi principali con il vlogging è che non esiste uno standard unificato per i metadati, ovvero l’etichettatura dei video stessi con dati che mostrano di cosa si tratta. La tecnologia dei motori di ricerca non è sufficientemente avanzata da consentire a un “ragno” di un motore di ricerca di guardare un blog, dire di cosa si tratta e indicizzarlo di conseguenza. Prima che il vlogging diventi mainstream, potrebbe essere necessario che accada qualcosa del genere. L’etichettatura è una possibilità, ma richiede uno sforzo speciale.