La vetrificazione è un processo scientifico che comporta la conversione di una sostanza in un solido simile al vetro. Le basi di questo processo sono che una sostanza viene raffreddata in una forma liquida che alla fine si indurirà allo stato solido. Questo processo è talvolta utilizzato come tecnica di bonifica dell’inquinamento. Uno dei vantaggi dell’utilizzo della vetrificazione per questo scopo è che il processo fornisce soluzioni in situ. Un altro vantaggio è che lo stoccaggio vetrificato trattiene i rifiuti in una forma più sicura.
Quando si utilizza la vetrificazione per l’inquinamento del sottosuolo, generalmente vengono inserite quattro bacchette elettriche nel terreno formando un quadrato. L’elettricità scorre attraverso gli elettrodi e passa attraverso il terreno da un’asta elettrica all’altra. Mentre l’elettricità viaggia, la temperatura del suolo viene aumentata a livelli estremi che provocano lo scioglimento del suolo. Quando il terreno si scioglie, le aste elettriche scendono più in profondità, consentendo al processo di lavorare a profondità maggiori. Alla fine, la fornitura di elettricità viene interrotta e il terreno vetrifica o si raffredda in uno stato simile al vetro.
Negli Stati Uniti (USA), l’Environmental Protection Agency (EPA) osserva che impiega la vetrificazione come metodo di pulizia dell’inquinamento. L’EPA afferma che alle piogge, alle acque sotterranee e al vento viene impedito il trasporto di sostanze chimiche fuori sede. Una volta che l’inquinamento è intrappolato all’interno del solido, il blocco permanente viene lasciato nel terreno. Quando i blocchi si trovano uno accanto all’altro è possibile utilizzare la vetrificazione per collegarli.
Quando un tale processo viene condotto nel sito del problema, è considerato in situ. Ciò significa che viene eseguito sul posto, senza trasferire il problema in un’altra posizione. Nella maggior parte dei casi, quando la vetrificazione viene utilizzata come tecnica di bonifica dell’inquinamento, è stata in situ.
Questo processo può essere utilizzato anche come soluzione per i rifiuti radioattivi. Tali rifiuti sensibili sono stati comunemente stoccati in forma liquida, spesso in cisterne sotterranee. La conservazione di tali materiali come liquidi comporta numerosi rischi, come la perdita di contenitori con conseguente fornitura di acqua contaminata. Il processo di vetrificazione radioattiva è diverso da altre bonifiche dell’inquinamento.
La vetrificazione dei materiali radioattivi è generalmente più complicata del processo utilizzato per la bonifica dell’inquinamento sotterraneo. Ad esempio, un’azienda delinea il suo processo come coinvolgente fasi in cui i rifiuti vengono convertiti in polvere, quindi vengono aggiunti materiali per la fabbricazione del vetro prima che la combinazione venga fusa e raffreddata. Un’altra importante differenza è che la vetrificazione non fornisce uno stoccaggio completamente sicuro per i materiali radioattivi. Si ritiene che questo processo limiti la dispersione radioattiva. Tuttavia, i blocchi vetrificati sono ancora considerati radioattivi.