Che cos’è un plurale inglese?

Un plurale inglese è la forma di una parola in lingua inglese che si riferisce a più di uno di qualcosa. Le forme plurali generalmente si applicano a nomi, pronomi e forme verbali. La maggior parte dei nomi in inglese usa tre suffissi specifici per indicare le loro forme plurali, ma esistono molte eccezioni. Pronomi e verbi possono cambiare completamente per indicare il plurale, anche se non è sempre così.

Le forme scritte di base del suffisso plurale inglese per i nomi sono -s, pronunciato come [s] o [z], e -es, pronunciato come [ez]. Se la desinenza -s segue un suono sonoro — questi sono i suoni per i quali le corde vocali si incontrano e vibrano, come [z], [m], [g] o una vocale — suona come una [z]. Gli esempi includono “cani”, in cui il finale usa [z]; “gatti”, che conserva i senza voce [s]; e “scatole”, che usa [ez]. La desinenza -es in genere appare dopo le lettere e le sequenze di lettere “x”, “s”, “sh” e “ch”.

Le forme sostantive plurali inglesi hanno diverse eccezioni, incluso l’uso di -ies per parole che terminano in -y e l’uso di desinenze plurali latine per parole prese in prestito dal latino. Altre eccezioni regolari includono nomi di massa, come “acqua”, che non cambia forma per indicare il plurale se usato nel senso generale di bere, trovare o usare l’acqua. L’inglese è anche pieno di plurali irregolari che non seguono alcuna regola e la memorizzazione è l’unico modo per ricordare come formarli. Ad esempio, se qualcuno va a pesca di spigole, non necessariamente ne catturerà solo una. La parola “basso”, come nel pesce, è sia singolare che plurale anche se non è un nome di massa.

La maggior parte dei pronomi plurali inglesi cambia completamente forma in inglese. Il pronome di prima persona singolare “io”, per esempio, non diventa “è” o “io”, ma cambia invece in “noi”. I pronomi di terza persona cambiano in “loro” o “loro” se possessivi. Il pronome di seconda persona, “tu”, rimane lo stesso al plurale.

Una situazione in inglese che crea confusione è l’uso della desinenza possessiva di -‘s, che ha un apostrofo. Se l’apostrofo appare nel posto sbagliato, o non appare dove dovrebbe, può cambiare il significato della parola. Ad esempio, “cani” è il plurale di “cane”, ma “cane” è la forma possessiva del singolare “cane”. Per questo motivo, gli scrittori devono stare molto attenti a usare correttamente l’apostrofo.