Cosa significa “non fare prigionieri”?

Sebbene la frase “non fare prigionieri” suoni misericordiosa in superficie, di solito si riferisce all’assunzione di una posizione eccessivamente aggressiva in una situazione particolare. Di solito implica che a qualcuno manca la misericordia, ma la sua vasta gamma di applicazioni non si traduce sempre nell’essere spietati. La probabile origine della frase è come un comando in combattimento, il che implica che le forze avversarie sarebbero state uccise piuttosto che risparmiate e prese in custodia.

“Non fare prigionieri” non sarebbe un comando militare comune nei tempi moderni. Uccidere soldati feriti o che si sono arresi è considerato un crimine di guerra internazionale. Combattere in modo che non ci sia più nessuno che si arrenda o in modo che le persone vengano uccise piuttosto che ferite, tuttavia, sarebbe uno stile di guerra che non è tecnicamente illegale.

Un’espressione simile è il termine militare britannico di “non dare quartiere”. Questo può anche essere tradotto come aggressivo in combattimento. Il termine “quartiere” si riferisce essenzialmente alle modalità di vita dei detenuti. Quindi, non dare quartiere può essere interpretato che abbia lo stesso significato di non fare prigionieri.

Nell’uso moderno, si potrebbe vedere “non fare prigionieri” applicato all’approccio di una persona alla politica o all’atletica, agli stili delle arti scritte e visive o alle capacità di parlare. Potrebbe anche riflettere sulle capacità genitoriali di una persona o su altri stili di vita. Ad esempio, la frase potrebbe essere utilizzata per un libro che include una violenza estremamente grafica ed è scritto in uno stile che non risparmia al lettore alcun dettaglio. Un genitore che punisce tutti i bambini per il comportamento scorretto di un bambino o punisce i bambini per trasgressioni minori potrebbe adottare un approccio “non fare prigionieri”. Un politico che pronuncia un discorso aggressivo e vendicativo contro una parte avversaria potrebbe essere considerato avere questo tipo di atteggiamento.

Questo stile implica spesso una visione del mondo in termini limitati perché non esiste una dimensione in cui si possa trattare la misericordia. Invece, c’è solo un’aggressione attiva e diretta da cui nessuno è risparmiato. In questa mentalità non esistono circostanze attenuanti di lesioni o resa, o loro equivalenti in contesti non militari.

Tuttavia, l’azione aggressiva o decisa non è sempre negativa. Una persona che persegue incessantemente un obiettivo e non è distratta dalle difficoltà lungo la strada può avere abbastanza successo. Uno studente che combatte problemi di salute o mancanza di denaro ed è in grado di laurearsi può averlo fatto in modo aggressivo, ma con risultati positivi. A volte un obiettivo richiede un focus unilaterale per essere raggiunto.