Tutti i linguaggi umani hanno modalità o modi per esprimere atteggiamenti come il dubbio, l’incertezza o l’irrealtà utilizzando forme morfologiche o sintattiche. Alcune lingue hanno numerosi modi per esprimere lo stato d’animo, come il Nenets, parlato nell’estremo nord della Russia, che ha 16 stati d’animo. Altre lingue, come l’inglese, hanno solo tre o quattro stati d’animo. Sebbene la maggior parte degli studi linguistici sulla modalità si concentri sull’umore grammaticale epistemico, che si riferisce ai modi in cui i parlanti esprimono l’incertezza e l’irrealtà utilizzando strutture e forme specifiche, potrebbero esistere altri tipi di modalità. L’umore interrogativo, che include strutture legate al porre domande, può essere incluso in questo gruppo, sebbene in qualche modo differisca dalle altre espressioni dell’umore che si trovano nelle lingue di tutto il mondo.
L’umore grammaticale è un insieme di inflessioni verbali – espresse come costruzioni sintattiche o inflessioni della forma verbale stessa – che aggiungono colore emotivo a un’espressione. In inglese, ad esempio, il congiuntivo consente a chi parla di fare affermazioni sulla realtà o l’irrealtà di situazioni in frasi come “Se avessi saputo che avresti fatto tardi, avrei aspettato”. Poiché l’inglese non è in gran parte una lingua flessa, strutture verbali come il past perfect e il condizionale “would” esprimono che la situazione è nel passato, quindi non ha alcuna possibilità di diventare reale nel tempo presente di chi parla. Altri tipi di modalità includono il modo indicativo, che afferma un fatto, come la frase “Lui è qui”; e l’imperativo, che è per comandi o richieste, come la frase “Vieni qui”.
Alcuni linguisti si chiedono se gli insiemi di strutture per porre domande – uno stato d’animo interrogativo – possano essere considerati un vero stato d’animo. Queste strutture possono includere variazioni nei modelli sintattici, come l’inversione di elementi nella frase. In alcune lingue, come l’inglese, l’ordine soggetto-verbo può essere invertito nelle domande, come l’affermazione “è qui” che diventa la domanda “È qui?”
Le domande possono essere create solo attraverso l’inflessione, trasmettendo incredulità o bisogno di conferma, come in “Vieni alla festa?” Quando le domande coinvolgono la polarità grammaticale o le domande sì o no, potrebbero avere altri tipi di caratteristiche grammaticali per esprimere l’interrogativo, come l’aggiunta di domande tag, come in “Stai arrivando, vero?” Potrebbero anche usare particelle, come in “È molto stupido, no?”
Le strutture interrogative sembrano essere semanticamente simili tra i gruppi linguistici, sebbene la loro espressione nelle forme linguistiche vari ampiamente. Solo poche lingue, come l’irlandese e il gaelico scozzese, il gallese e il coreano hanno un vero umore interrogativo caratterizzato da specifiche inflessioni verbali, come l’aggiunta di particelle o un cambiamento nella forma del verbo. L’uso di strutture interrogative per esprimere stati d’animo come l’incertezza su un risultato, la verifica di un presupposto e la conferma di una verità, tuttavia, può essere trovato nelle lingue di tutto il mondo. Ciò suggerisce la presenza di un modo interrogativo in un senso più ampio rispetto alla sola morfologia verbale.