Che cos’è la linguistica?

La linguistica è un vasto campo, o insieme di campi, che coinvolge lo studio scientifico del linguaggio. All’interfaccia tra le scienze e le discipline umanistiche, la linguistica è un campo di battaglia per antropologi, filosofi, filologi, poeti, teologi, psicologi, biologi e neurologi, che cercano tutti di descrivere il linguaggio e il suo funzionamento dal proprio punto di vista. L’obiettivo sempre più sfuggente e altamente ambizioso è una teoria su come funzionano tutti gli aspetti del linguaggio.

La linguistica ha molti sottocampi. Ciò include la linguistica comparativa (che confronta le lingue tra loro), la linguistica storica (storia della lingua) e la linguistica applicata (che mette in pratica le teorie linguistiche). Nel complesso, la linguistica si occupa di tre problemi principali: come apprendiamo le lingue, come variano le lingue e cosa è universale per la lingua. Seri progressi sono stati compiuti su queste questioni nel corso del XX secolo, ma c’è ancora molto da indagare. Il linguaggio è probabilmente la forma più complessa di comportamento umano.

Molti dei sottocampi della linguistica sono organizzati su uno spettro dalla forma concreta al significato astratto. Dal concreto all’astratto, questi includono la fonetica (le proprietà fisiche del parlare e dell’ascolto), la fonologia (lo studio di suoni specifici che compongono le parole), la morfologia (lo studio delle strutture e delle variazioni delle parole), la sintassi (come le parole sono disposte in frasi), semantica (il significato delle parole), pragmatica (come le frasi sono usate per comunicare messaggi in contesti specifici) e analisi del discorso (il più alto livello di analisi, guardando i testi). Molti studenti acquisiscono una certa esposizione a questi concetti già dalla scuola elementare, ma approfondirli tende a essere un lavoro per i laureati in lingue oi linguisti.

Le teorie linguistiche hanno molti grandi buchi che devono essere colmati, ma forse uno dei più interessanti è la questione dell’origine del linguaggio: non abbiamo idea di quando fosse. Potrebbe essere stato fino a 2.2 milioni di anni fa, con i primi membri del genere Homo, come Homo habilis, o fino a 200,000 anni fa, quando gli esseri umani moderni si sono evoluti in Africa. Poiché la lingua parlata non lascia artefatti, l’analisi del linguaggio antico utilizza prove circostanziali come la complessità degli strumenti. Sulla base di studi anatomici, molti scienziati sospettano che i Neanderthal avessero una qualche forma rudimentale di linguaggio, e nei computer sono state sintetizzate rozze ricostruzioni di Neanderthal che pronunciano rumori vocalici.