La poesia concreta è una forma sperimentale di versi in cui la forma della poesia sulla pagina trasmette una parte importante del suo significato. I poeti concreti possono disporre le parole per formare una forma o anche per suggerire un’immagine. Questa forma spesso rafforza in qualche modo il tema della poesia. Una poesia concreta sul volo o sulla libertà, per esempio, può avere la forma di ali. La poesia concreta fa parte di un movimento più ampio nell’arte e nella letteratura inteso a sfidare le nozioni consolidate del pubblico sul linguaggio e le immagini.
Sebbene i poeti precedenti avessero sperimentato la forma e la forma, il termine “poesia concreta” non fu coniato fino alla metà del XX secolo. Durante questo periodo, i cambiamenti nella società si riflettevano in audaci nuove opere d’arte che riesaminavano gli strumenti fondamentali dell’arte e l’idea stessa dell’arte. Romanzieri come James Joyce e William Faulkner hanno alterato il linguaggio per adattarlo ai propri scopi, e poeti come ee cummings hanno disposto le parole sulla pagina con uguale disprezzo per le forme precedenti. La poesia concreta è stata l’ultima conseguenza di questo movimento in versi. L’importanza della forma del poema ha avvicinato la forma alle arti visive, in cui l’immagine fornisce il significato.
Il periodo successivo alla seconda guerra mondiale fu un periodo di sperimentazione in molte forme d’arte, inclusa la poesia. La nuova forma fu impiegata allo stesso modo dai poeti britannici e tedeschi. Una mostra del 1956 a San Paolo, in Brasile, si è concentrata sull’arte concreta, che significa sia poesia che esperimenti simili in varie forme d’arte. Per sua natura, la poesia concreta deve essere vista dal pubblico; a volte è chiamata poesia visiva. Una variazione, chiamata poesia fonetica, dipende dai suoni creati dal verso ed è pensata per essere letta ad alta voce.
Una famosa poesia concreta è “Easter Wings” di George Herbert, con le sue parole disposte in modo da sembrare uccelli. Ai tempi di Herbert, tali costruzioni erano conosciute come poemi modello. Uno dei poeti concreti più famosi è stato Guilliame Appollinaire, campione francese di nuove forme sperimentali negli anni ‘1920 e ’30. Oltre alla sua poesia, Appollinaire ha scritto di audaci nuovi artisti visivi come Picasso. Fu profondamente coinvolto nel movimento artistico surrealista; infatti, è accreditato per aver inventato la parola “surrealismo”.
La poesia concreta è simile ai manifesti creati dal movimento surrealista, in cui le parole assumevano forme insolite sulla pagina. Ha anche preceduto le tendenze successive nel marketing e nell’editoria, in cui il posizionamento delle parole su una pagina o uno schermo è organizzato con cura per il massimo impatto. Un logo aziendale, ad esempio, può trasmettere informazioni importanti ai potenziali clienti attraverso la scelta del carattere, del colore e del posizionamento. Nei fumetti, artisti come Chris Ware impiegano la tipografia creativa come parte del loro design generale, dando alle parole un ruolo nell’arte simile alla poesia concreta.