Un dado cilindrico è un dispositivo di fissaggio femmina utilizzato per imbullonare insieme i singoli pezzi di un assieme senza avere un dado esposto su una delle facce del pezzo in lavorazione. Il dado del cilindro è costituito da una barra tonda corta e diritta con un foro filettato perpendicolare attraverso il centro. Per installare il dado, viene praticato un foro, in genere da una superficie nascosta, su un pezzo in lavorazione in cui si inserisce il dado. Un altro foro viene quindi praticato nel pezzo da lavorare per corrispondere alla posizione dell’apertura filettata dei dadi. Ciò consente di imbullonare un secondo pezzo al primo senza che alcun dado sia visibile sulle sue facce, una caratteristica utile in applicazioni esteticamente sensibili come la produzione di mobili.
Bulloni e dadi sono robusti, semplici ed economici, il che li rende soluzioni di fissaggio ideali per una vasta gamma di applicazioni. Le teste dei dadi e dei bulloni a vista, tuttavia, tendono a rovinare le linee eleganti di alcuni articoli progettati per un aspetto estetico oltre che funzionale. Potrebbero non sembrare fuori posto sulla caldaia di una locomotiva a vapore, ma sicuramente conferiranno a una chaise longue di design un’aria decisamente pacchiana. Ciò non significa necessariamente che nessun bullone e dado possa essere utilizzato nella fabbricazione della sedia di fascia alta, o di qualsiasi altro pezzo per quella materia, che potrebbe trarre vantaggio dalla loro forza intrinseca. La soluzione è utilizzare un dado cilindrico invece dei tipi convenzionali, evitando così di avere orde di elementi di fissaggio brutti e utilitaristici che punteggiano la radica di noce lucida.
Questi elementi di fissaggio sono costituiti da un semplice pezzo di barra tonda con un foro perpendicolare praticato attraverso i loro centri. Questo foro è filettato con una filettatura a passo standard per facilitare la giunzione. L’installazione si ottiene praticando un foro al livello del giunto previsto in uno dei due pezzi da unire, solitamente da una faccia che verrà nascosta in seguito. Viene quindi praticato un secondo foro in modo che corrisponda al foro attraverso il dado della canna. Un secondo pezzo da lavorare può quindi essere imbullonato al primo utilizzando il dado nascosto.
Questo giunto crea una faccia sul primo pezzo da lavorare che può essere presentata, senza macchia da eventuali fissaggi antiestetici, nella parte anteriore dell’unità, mentre la testa del bullone è nascosta all’interno del secondo pezzo da lavorare. L’uso di un dado cilindrico piuttosto che dei tipi convenzionali è particolarmente utile nella realizzazione di mobili, dove sono essenziali finiture di rivestimento eleganti e decorative. Alcuni dadi cilindrici possono essere tagliati con una fessura per cacciavite su un’estremità in modo che possano essere girati in fori stretti per abbinare il foro filettato al foro nel pezzo da lavorare. In alcuni casi, possono anche essere dotati di un secondo o terzo foro filettato alle estremità che corre parallelo al dado per il fissaggio di ulteriori bulloni nascosti.