Un pesce pilota è un piccolo pesce noto per essere in compagnia di grandi predatori. Ha un tipo di relazione simbiotica con un animale più grande noto come “mutualismo”, in cui le specie non correlate hanno una relazione che non si basa su predatori / prede. Il pesce pilota mangia i parassiti dalla pelle del loro animale ospite e, in cambio, ricevono protezione da altre specie.
Il pesce è considerato carnivoro, in quanto mangia piccoli frammenti di carne ed ectoparassiti. Gli ectoparassiti sono minuscole creature che vivono all’esterno del corpo di un altro animale, nutrendosi di esse. Usando i parassiti come fonte di cibo, il pesce pilota può stabilire relazioni reciprocamente vantaggiose con animali più grandi, come le tartarughe marine o predatori, come gli squali. Questi animali spesso soffrono di parassiti sulla pelle e mangiandoli il pesce offre loro sollievo.
I pesci pilota servono anche i loro ospiti come “dentisti”. Nuoteranno nella bocca del loro ospite e mangeranno tutte le particelle di cibo che sono bloccate tra i denti. Quando il loro ospite è uno squalo, può essere uno spettacolo impressionante vedere i pesci molto più piccoli all’interno di una bocca così pericolosamente dentata. Il pesce pilota non è in pericolo di essere mangiato, poiché fornisce benefici allo squalo. Ciò ha portato alcuni surfisti a mettere adesivi di pesci pilota sul fondo delle loro tavole da surf in modo da scoraggiare gli squali dal prendere un boccone.
Questi pesci possono effettivamente essere usati come pesci alimentari, ma sono così utili come detergenti che raramente vengono mangiati da qualsiasi animale. L’insolita relazione che il pesce pilota ha con altre creature ha portato a molti miti romantici. Prima di comprendere appieno la natura della relazione reciproca, si pensava che i pesci pilota guidassero i loro ospiti verso il cibo, piuttosto che nutrirsi di parassiti sul loro ospite. Poiché i pesci pilota seguono anche i loro ospiti per nutrirsi degli scarti delle loro uccisioni, a volte seguivano le navi a vela per i rifiuti gettati in mare ed erano considerati un buon presagio che la nave avrebbe raggiunto in sicurezza il porto.
I pesci pilota sono anche spesso usati come metafora in letteratura. Herman Melville, autore di Moby Dick, ha usato il pesce pilota per rappresentare la vita in un luogo pericoloso nella sua poesia “The Maldive Shark”. In The Christmas Invasion, un episodio del 2005 del programma televisivo britannico di fantascienza Doctor Who, il dottore si riferisce ad alcuni alieni pericolosi come “pesci pilota”. Si riferisce al mito del pesce che porta i loro ospiti a preda, poiché l’arrivo degli alieni annuncia l’arrivo di una razza molto più pericolosa, la Sycorrax.