Che cos’è una “vita da cani”?

L’espressione inglese “It’s a dog’s life” e le sue varianti illustrano come è cambiato il possesso di animali domestici nel mondo occidentale negli ultimi 400 anni. Il significato più comune è di una vita di povertà e bisogno. Come altre espressioni negative che coinvolgono la parola cane, la frase “vita di un cane” ha origine nel XVI secolo, quando i cani e gli altri animali domestici non conducevano una vita invidiabile. Nel 16esimo secolo, tuttavia, gli americani e altre persone in tutto il mondo hanno iniziato a offrire un trattamento preferenziale agli animali che condividevano le loro case. Di conseguenza, l’espressione ora a volte significa una vita coccolata e facile.

I cani sono stati addomesticati dall’uomo almeno 15,000 anni fa. I primi cani da compagnia probabilmente aiutarono i loro padroni umani proteggendo le loro case, aiutando le spedizioni di caccia e smaltendo gli avanzi di cibo, ruoli ancora goduti dai cani oggi. Tuttavia, questo non vuol dire che i cani abbiano sempre goduto di ruoli privilegiati nelle famiglie umane. Per la maggior parte della storia umana, sono stati trattati come qualsiasi altro bestiame. Alcune culture mangiavano persino i cani quando l’altro cibo scarseggiava; alcune culture lo fanno ancora.

Nell’Inghilterra del XVI secolo, i cani erano tenuti da alcuni ricchi proprietari terrieri a causa della loro ben nota capacità di intrappolare o catturare la preda durante una caccia. Quando non lavoravano, questi cani venivano spesso alloggiati all’aperto, in canili maleducati o qualunque copertura riuscissero a trovare. Sono stati nutriti con gli avanzi della tavola, spesso in lizza con altri cani per questi avanzi. Pulci e altri parassiti avevano libero corso dei cani, ovviamente, poiché anche l’igiene umana era molto al di sotto degli standard moderni. Queste condizioni portarono gli inglesi dell’epoca a descrivere chiunque soffra di povertà e di uno standard di vita scadente come una “vita da cani”.

A parte “la vita di un cane”, molte altre espressioni comuni legate al cane hanno avuto origine in questa era. “Andare dai cani” significa passare dalla prosperità alla povertà, mentre “morire come un cane” significa morire in uno stato miserabile. “Gettalo ai cani” ricorda come gli animali sopravvivessero di scarti indesiderati, mentre “in cuccia” significa essere esclusi o ostracizzati. Varie altre frasi, come “cane sporco”, hanno lo scopo di insultare o umiliare le persone confrontandole con questi sfortunati cani del XVI secolo.

Il XX secolo è stato l’alba di una nuova era per il cane. Molte famiglie hanno accolto i cani nelle loro case e hanno offerto loro stili di vita sempre più ideali. Le vite dell’eccesso di alto profilo spesso includevano i cani; nel 20, la magnate immobiliare di New York Leona Helmsley ha lasciato una fortuna al suo animale domestico Maltese. Ciò ha portato a una nuova definizione di “vita da cani”, che significa avere uno stile di vita spensierato e coccolato. Questo capovolgimento della fortuna ricorda ancora un’altra espressione comune, che “ogni cane ha il suo giorno”.