Che cos’è un’operazione False Flag?

Un’operazione false flag è qualsiasi procedura eseguita da un’organizzazione e progettata in modo ingannevole per sembrare che sia stata orchestrata da un’altra entità. L’operazione false flag prende il nome dalla pratica militare di sventolare la bandiera di un altro paese allo scopo di ingannare i propri nemici. Le operazioni sotto falsa bandiera spesso precedono la guerra e talvolta vengono eseguite con l’esplicito scopo di creare l’illusione di un attacco esterno che meriti ritorsioni. Sebbene il termine operazione false flag sia usato più spesso nel contesto di guerra e terrorismo, le operazioni false flag si verificano spesso anche in politica, nel mondo aziendale e nell’ideologia religiosa.

Nel 1953, Gran Bretagna e Stati Uniti presumibilmente utilizzarono tattiche e propaganda false flag per incoraggiare un colpo di stato dell’allora eletto leader iraniano, Mohammed Mosaddeq. Questo incidente, noto come “Operazione Ajax”, ha portato un dittatore filo-occidentale a prendere il posto di Mosaddeq come Primo Ministro. Negli anni successivi al colpo di Stato, l’operazione Ajax è stata ampiamente percepita dagli Stati Uniti come un trionfo di misure proattive; tuttavia, nel 2000, l’allora Segretario di Stato americano, Madeleine Albright, denunciò l’operazione false flag come una “battuta per il governo democratico [iraniano]”.

Un’organizzazione conosciuta come The 9/11 Truth Movement (o individualmente come “Truthers”) sostiene che gli attacchi dell’11 settembre 2001 al World Trade Center e al Pentagono, che sono ufficialmente attribuiti ai terroristi di al-Qaeda guidati da Osama bin Laden, facevano effettivamente parte di un’operazione sotto falsa bandiera condotta dal governo degli Stati Uniti. Alcune delle prove citate da Truthers a sostegno di questa teoria includono l’apparente riluttanza dell’amministrazione Bush a organizzare un’indagine ufficiale, il fatto che i grattacieli con struttura in acciaio non sono mai completamente crollati in altre circostanze precedenti tranne la demolizione controllata e l’incapacità del NORAD di proteggere il Pentagono e il World Trade Center, entrambi noti obiettivi terroristici. Alcuni Truther affermano che il governo era a conoscenza degli attacchi in anticipo, ma ha permesso che venissero eseguiti per giustificare l’invasione di parti del Medio Oriente. Nel 2004, l’autore, David Ray Griffin, ha scritto il libro, The New Pearl Harbor: Disturbing Questions About the Bush Administration and 9-11, che confronta le teorie del complotto che circondano l’9 settembre con un’altra presunta operazione sotto falsa bandiera, Pearl Harbor.

Il Freedom of Information Act ha anche portato alla luce operazioni sotto falsa bandiera che erano state pianificate allo scopo di iniziare una guerra con Cuba durante la presidenza di John F. Kennedy, ma alla fine mai eseguite dagli Stati Uniti. Tali operazioni pianificate includevano l’affondamento di navi statunitensi, l’incendio di raccolti statunitensi e dirottamento di un aereo passeggeri americano.