Come funziona il senso dell’udito?

L’udito inizia con le orecchie, che ricevono i suoni e li inviano alla corteccia uditiva, vicino alla parte posteriore del cervello, per l’elaborazione. Lo strumento principale per la raccolta del suono nell’orecchio è il timpano, o membrana timpanica, che separa l’orecchio esterno dall’orecchio medio. Il timpano trasmette le vibrazioni sonore agli ossicini, le tre ossa più piccole del corpo umano, che poi lo deviano verso la struttura piena di liquido e simile a un labirinto nell’orecchio interno chiamata coclea, dove risiedono i veri organi dell’udito. Collettivamente, l’insieme degli organi di elaborazione del suono è chiamato sistema uditivo.

Il principale organo sensoriale uditivo è l’organo di Corti, dal nome dell’anatomista italiano Alfonso Corti, che lo scoprì nel 1851. L’organo di Corti è interno alla coclea e contiene circa 15,000 – 20,000 cellule sensoriali specializzate, ciascuna con un piccolo capello capace di captare minuscole vibrazioni nel fluido cocleare. Se distrutti da suoni forti, questi peli non ricrescono mai. Diversi peli sono specializzati nel rilevare suoni a varie frequenze e trasformarli in segnali nervosi da inviare al cervello. Anche nella coclea c’è una triade di anelli pieni di liquido orientati nelle direzioni verticale, diagonale e orizzontale, che aiutano a dare alle persone un senso di equilibrio.

La maggior parte degli esseri umani è in grado di udire suoni con una frequenza compresa tra 20 Hz e 20 kHz e un volume superiore a 5 – 15 decibel. Le persone sentono meglio nella gamma di frequenze tra 1 kHz e 5 kHz. Alcuni suoni a frequenza molto bassa non possono essere ascoltati consapevolmente, ma le persone tendono ad avere una vaga sensazione di disagio quando sono in loro presenza. Questo potrebbe essere in parte responsabile del presunto fenomeno dei fantasmi.

I limiti di frequenza superiore e inferiore si basano in parte sulla dimensione fisica delle cellule e dell’organo e in parte sulla sensibilità delle cellule. Con l’ausilio dei giusti strumenti scientifici si possono registrare suoni di quasi tutte le frequenze e volumi.
Il senso dell’udito delle persone tende a degradarsi più tardi nella vita. Gli apparecchi acustici sono il modo più frequente per affrontare questo problema, anche se in casi estremi possono essere utilizzati impianti cocleari.