Lagomorphs, Order Lagomorpha, è un ordine di mammiferi placentati che comprende due famiglie, Leporidae (lepri e conigli) e Ochotonidae (pikas). I lagomorfi fanno parte del Grandorder Anagalida, che comprende anche roditori e toporagni elefanti. A un certo punto, in base alla loro somiglianza superficiale, i lagomorfi sono stati classificati come una superfamiglia all’interno dell’ordine Rodentia, ma da allora hanno ricevuto un proprio ordine.
La parola “lagomorfo” deriva dal greco lago-, che significa lepre, e -morph, che significa somigliante a. L’ordine contiene circa 45 specie.
I lagomorfi sono tutti terrestri e possono essere trovati in tutti i continenti tranne l’Antartide. Il loro areale naturale comprendeva tutti i continenti tranne l’Antartide e l’Australia. I lagomorfi furono introdotti in Australia e Nuova Zelanda con i primi coloni europei, dove si riprodussero rapidamente e senza fine, a scapito della flora e della fauna locali. Ciò ha portato al detto “allevare come conigli”. Su queste masse di terra isolate, i lagomorfi mancano di predatori naturali, poiché i pochi predatori marsupiali sopravvissuti (come il diavolo della Tasmania) sono vicini all’estinzione e le specie naturali sono mangiatori meno voraci con metabolismo e tassi riproduttivi più lenti.
I lagomorfi sono piccoli e pelosi, mostrando poche variazioni interne rispetto ad altri ordini di mammiferi. Le dimensioni variano dalla piccola steppa Pika, lunga 18 cm (7 pollici) con un peso di 75-210 g, alla lepre europea più grande, i cui membri più grandi hanno una lunghezza testa-corpo di 76 cm (30 pollici) con un peso di 5 kg (11 libbre). I lagomorfi estinti, come il Lagomorfo gigante di Minorca, i cui fossili sono stati trovati sull’isola mediterranea di Minorca, raggiungevano un’altezza di circa tre piedi (escluse le orecchie), con un peso di 23 kg (50 libbre). Questo è un esempio di gigantismo insulare, dove le specie insulari crescono di grandi dimensioni a causa dell’assenza di predatori.
Conigli e lepri sono animali comuni che si trovano nelle aree erbose, dove si nutrono con un programma crepuscolare (alba e tramonto). Foraggiando in questi momenti, evitano i predatori adatti alla caccia diurna o notturna, sfruttando al massimo la luce evitando il pericolo di mezzogiorno. I pika, incontrati meno frequentemente dall’uomo, sono piccoli lagomorfi che vivono in colonie tra le fessure delle rocce, spesso nelle fredde regioni montuose. Si avvisano a vicenda della presenza di predatori usando uno squittio acuto.