Negli anni ‘1940, una collaborazione sperimentale tra musicisti e registi ha portato a cortometraggi noti come Soundies. Questi film generalmente raffiguravano artisti jazz o pop che cantavano brani popolari del giorno, molto probabilmente in uno studio o in un locale notturno. Sebbene poche persone possano ricordare Soundies oggi, hanno contribuito a spianare la strada a future visualizzazioni musicali note come video musicali.
I video musicali sono nati principalmente come film promozionali creati dal dipartimento pubblicitario di un’etichetta musicale o dal team di gestione di un artista. Quando le apparizioni in studio diventavano praticamente impossibili per gruppi come i Beatles, la loro etichetta inviava spesso questi nastri promozionali al posto del gruppo. I primi video non erano sempre creativi, ma mostravano l’artista mentre eseguiva un singolo in uscita da un album inedito o una performance dal vivo di un successo attuale.
Tuttavia, non tutti gli artisti musicali degli anni ‘1960 o ‘1970 avevano una collezione di film promozionali o spettacoli registrati. Artisti solisti di grande successo come Rod Stewart ed Elton John hanno avuto una serie di video musicali promozionali, ma molti altri gruppi hanno fatto affidamento su apparizioni televisive videoregistrate o documentari per fornire tale materiale alla loro base di fan. L’idea di produrre effettivamente video stilizzati era in gran parte straniera durante gli anni ‘1970.
Nel 1981, un nuovo canale via cavo chiamato MTV, abbreviazione di “Music Television”, fece il suo debutto, scegliendo un video musicale dei The Buggles, “Video Killed the Radio Star”, come prima canzone. Poiché c’erano così pochi video professionali disponibili, gli host di MTV hanno fatto molto affidamento sui video promozionali forniti da una manciata di etichette.
Con l’aumento della domanda di video di livello professionale, un certo numero di aspiranti registi ha iniziato a collaborare con band famose per creare interpretazioni visive artistiche delle loro canzoni. Invece di eseguire semplicemente le tracce in una progressione lineare standard, le band potrebbero incorporare tutti i tipi di immagini ed effetti visivi per migliorare la loro musica. I registi potrebbero anche impiegare una serie di tecniche cinematografiche sperimentali raramente viste al di fuori di spot pubblicitari o cortometraggi.
I video musicali sono progettati per catturare l’essenza di una performance audio e interpretarla visivamente. Alcuni video, in particolare quelli creati negli anni ‘1980, seguono un percorso relativamente lineare, combinando inquadrature della band in esibizione con una sottotrama basata sul testo della canzone. Altri usano i membri della band come attori in un cortometraggio o lasciano la band completamente fuori dal video. L’animazione è anche un popolare dispositivo visivo nei video.
Quello che una volta era considerato un elemento usa e getta con scarso valore commerciale è ora diventato un genere cinematografico riconosciuto a sé stante. I registi mainstream come Spike Jonze hanno iniziato la loro carriera producendo video di alto livello e molti degli effetti di editing e visivi utilizzati in molti film e spot pubblicitari oggi possono essere ricondotti a video musicali sperimentali.
Sebbene sia MTV che il suo concorrente VH1 abbiano in gran parte abbandonato il genere video per altri tipi di programmazione, molte band continuano a produrre video all’avanguardia come un modo per promuovere il proprio lavoro e creare immagini iconiche per i propri fan. In effetti, molti fan della musica moderna considerano l’impatto visivo del video di una canzone tanto importante quanto la canzone stessa.