Cos’è Cimicifuga?

Cimicifuga si riferisce al genere di 18 specie di piante da fiore appartenenti alla famiglia delle Ranunculaceae. Queste piante sono chiamate collettivamente bugbane per le loro proprietà repellenti per gli insetti. La parola Cimicifuga, infatti, deriva dalle parole cimex, che in latino significa insetto, e fugare, che significa scacciare. Conosciute anche con i nomi snakeroot e cohosh, queste piante si trovano nelle regioni temperate del Nord America, così come nell’Asia orientale e orientale. Sono divisi in due gruppi naturali: quelli con semi squamosi e quelli con semi che hanno pochissime o nessuna squama.

Le bugbane sono piante da fiore con steli eretti. I fiori, solitamente bianchi o rosa, sono raggruppati lungo il gambo e fioriscono da metà estate all’inizio dell’autunno. Mentre i loro attributi repellenti per gli insetti sono dovuti all’odore sgradevole dei fiori, non tutte le specie presentano le stesse caratteristiche maleodoranti. Ad esempio, C. simplex è apprezzato per i suoi fiori bianchi piacevolmente profumati. A seconda della specie, il colore delle foglie tende ad essere verde, marrone o viola.

Queste piante sono piante perenni resistenti, che le rendono ideali per la coltivazione come piante ornamentali da esterno. Considerati a bassa manutenzione, prosperano in terreni umidi e in piena o parziale ombra. Tollereranno l’esposizione diretta al sole fintanto che l’acqua viene fornita. È meglio lasciarlo indisturbato dopo la semina, Cimicifuga è in genere a crescita lenta ma longevo.

Oltre agli usi ornamentali e repellenti per insetti, Cimicifuga è stata utilizzata anche per scopi medicinali per più di 100 anni. I nativi americani usavano le piante per curare morsi di serpente, malaria e reumatismi. Erano anche usati come ingrediente nei tonici femminili per curare i crampi mestruali e aiutare il parto. Le proprietà analgesiche, antipiretiche e antinfiammatorie di queste piante sottolineano anche la loro importanza nella medicina tradizionale cinese.

L’uso moderno di Cimicifuga è principalmente come trattamento alternativo per le donne che presentano controindicazioni alla terapia sostitutiva con estrogeni. Gli estratti di diverse specie di Cimicifuga, in particolare C. racemosa o cohosh nero, sono talvolta usati come ingredienti principali negli integratori alimentari o nelle medicine a base di erbe per trattare i sintomi della menopausa come palpitazioni, vampate di calore e secchezza vaginale. Gli estratti vengono prelevati dalle radici, dai gambi e dai rizomi delle piante.

Nel 2000 il genere è stato riclassificato sulla base dei dati di sequenza dell’acido desossiribonucleico (DNA) e della somiglianza tra i costituenti biochimici con piante appartenenti al genere Actaea. Nel sistema di classificazione della vegetazione nazionale, queste piante sono ora elencate nel genere Actaea. L’uso del nome Cimicifuga per riferirsi a queste piante persiste, con il risultato che Cimicifuga e Actaea vengono usati in modo intercambiabile quando si parla di bugbanes.