Ekphrasis, o ecphrasis, è la descrizione di un’opera d’arte, come un dipinto o una scultura, in un passaggio letterario. Più in generale, si riferisce alla rappresentazione di qualsiasi opera d’arte in un altro mezzo, come un brano musicale ispirato a un dipinto. Ekphrasis è una frase greca che significa “proclamare”, riferendosi al suo significato originale nella filosofia greca. Nonostante la difficoltà di rappresentare una forma d’arte in un altro mezzo, ha prodotto alcune opere letterarie leggendarie. Non deve essere confuso con l’adattamento, l’atto di creare un’opera d’arte, come un film o un fumetto, basata su un’altra opera nella sua interezza.
Nell’antica Grecia, filosofi come Platone e Socrate hanno analizzato tutto, comprese l’arte e la letteratura. Hanno usato il termine “ekphrasis” per la pratica di descrivere o rappresentare qualsiasi cosa dal mondo reale in un’opera d’arte. Come molte altre idee nella filosofia greca, questa è stata riscoperta dagli scrittori successivi del Rinascimento e dell’Illuminismo europei. A differenza di concetti simili, non è stato creato un nuovo termine; la parola greca originale è stata mantenuta, a volte scritta con una “c”. Il termine, tuttavia, è venuto a rappresentare un’idea più specifica: la tendenza degli scrittori a fermarsi durante un passaggio drammatico per descrivere a lungo un’opera d’arte.
In The Canterbury Tales, ad esempio, Geoffrey Chaucer interrompe l’azione di “The Knight’s Tale” per descrivere in dettaglio un colosseo e un tempio, quindi per descrivere l’opera d’arte appesa alle pareti del tempio. Questi sono entrambi esempi di ekphrases, la forma plurale del termine. Forse l’esempio più famoso di ekphrasis è il poema di John Keats “Ode on a Grecian Urn”. Ispirato dalla bellezza di un manufatto storico, Keats ha composto una poesia che è ancora considerata uno dei classici esempi di poesia romantica. In effetti, la poesia è diventata più famosa del vaso che l’ha ispirata.
Il romanzo di Oscar Wilde Il ritratto di Dorian Gray è un esempio di ekphrasis in cui l’opera descritta, il dipinto del titolo, è interamente fittizia. Ironia della sorte, la trama del libro si impernia su un’opera vera, il romanzo francese A Rebours, che ispira Dorian Gray alla follia e all’omicidio. Un moderno esempio di ekphrasis è il musical di Stephen Sondheim Sunday in the Park con George. La commedia parla del pittore francese Georges Seurat e del suo famoso dipinto Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande Jatte. Usa una versione romanzata di Seurat per ritrarre i conflitti che molti artisti affrontano nelle loro vite personali.
La differenza centrale tra ekphrasis e adattamento è che un’ekphrasis è solo una parte di un lavoro più lungo. L’unico scopo di un adattamento è rappresentare un’opera d’arte in un’altra forma, per quanto difficile possa essere. Un detto popolare attribuito al comico Martin Mull è: “Scrivere di musica è come ballare sull’architettura”. Il detto descrive metaforicamente la difficoltà di usare una forma d’arte per descriverne completamente un’altra. Le colonne di recensioni musicali su giornali, riviste e siti Web hanno spesso usato in modo stravagante il titolo “Dancing About Architecture”.