Cos’è Indaco?

L’indaco è un ricco colorante blu ampiamente utilizzato nel mondo antico, dall’Indonesia all’Europa. Il caratteristico colore blu scuro ha reso famoso questo colorante, con una varietà di sintetici oggi utilizzati per produrre indaco che è resistente al colore e allo sbiadimento, in contrasto con quello di origine naturale utilizzato storicamente. Molti negozi di artigianato lo vendono nelle loro sezioni di tintura per le persone che vogliono lavorare direttamente con questo colorante.

Le prime notizie sull’indaco risalgono al 1600 a.C. circa e sembrano suggerire che l’uso di questo colorante abbia avuto origine in India, diffondendosi in Medio Oriente e in Cina e diffondendosi da lì. Il nome, infatti, deriva dal latino indicum, che significa “dell’India”. L’indaco divenne rapidamente un colore molto popolare grazie alla sua profondità e saturazione, che rendeva incredibilmente scuri i capi di lana, cotone e lino.

Questo colorante è stato storicamente ricavato da piante del genere Indigofera, un membro della famiglia dei piselli originaria dell’Asia. L’indaco poteva essere estratto anche dal guado, come avveniva nelle isole britanniche, e da alcuni crostacei del genere Murex, utilizzati anche dai Fenici per produrre un’altra famosa tintura, la Tyrian Purple. Il composto che crea il colore blu in realtà non è solubile in acqua, quindi per trasformarlo in un colorante, le persone dovevano sottoporlo a trattamenti chimici. Alcuni di questi trattamenti erano piuttosto duri, causando problemi di salute negli impianti di produzione tessile e attirando occasionalmente l’attenzione dei riformatori sociali.

Storicamente, molte persone hanno semplicemente immerso il loro indaco nell’urina stantia per trasformarlo in un composto morente, portando i coloranti ad essere esiliati ai margini delle città in alcune regioni a causa dell’odore. L’indaco poteva anche essere fermentato per fare una tintura, come si faceva in Asia, e alcune persone semplicemente lo dipingevano direttamente sulle sostanze che volevano tingere. Anche i tessuti dovevano passare attraverso più cicli di tintura affinché il colore prendesse, e di solito penetrava solo negli strati superiori, lasciando dietro di sé un nucleo bianco.

Dal 1900, la maggior parte delle aziende che vogliono lavorare con l’indaco utilizzano coloranti sintetici. Questi coloranti sono più forti di quelli naturali e anche più prevedibili, garantendo che i lotti mantengano una colorazione coerente. Il denim è un prodotto famoso tradizionalmente realizzato con l’indaco; l’usura distintiva dei jeans è il risultato dei modelli di usura della tintura, che svanisce naturalmente attraverso ripetuti lavaggi.