Secondo la teoria della relatività di Einstein, nulla nell’universo può superare la velocità della luce (300,000 km/sec o 186,000 miglia/secondo). Questo “limite di velocità universale” ha ogni sorta di implicazioni. Una tale implicazione è che ogni oggetto nell’universo ha porzioni definite dell’universo che può e non può influenzare entro un dato periodo di tempo.
Vediamo un esempio. In media, il sole dista 150 milioni di chilometri dalla terra e la luce impiega circa 8 minuti per compiere il viaggio. Pertanto, anche alla velocità della luce, non posso raggiungere la superficie del sole in meno di 8 minuti. Quelle aree che non possono essere raggiunte o influenzate entro un determinato periodo di tempo si dice che siano nell’altroquando.
Pensiamo al tempo in modo lineare, con il futuro che si stende davanti a noi e il passato dietro di noi. Quelle aree dell’universo su cui teoricamente avremmo potuto avere un’influenza si dice che siano all’interno del nostro passato cono di luce. Si dice che quelle aree su cui possiamo avere un’influenza (se potessimo viaggiare alla velocità della luce) si trovino nel nostro futuro cono di luce. Si dice che nulla nel passato o nel futuro coni di luce si trovi nella nostra “località”; tutto il resto è nell’altroquando.
Se vivrai fino a 100 anni, ci sono molti posti nell’universo che non potresti mai raggiungere anche se potessi viaggiare al limite di velocità universale e anche se dedicassi tutta la tua vita al viaggio. Infatti, anche se potessi vivere per migliaia di anni e trovassi un razzo in grado di viaggiare alla velocità della luce, saresti in grado di raggiungere solo una porzione infinitesimale dell’universo conosciuto.