L’antigene prostatico specifico (PSA) è una proteina prodotta da cellule prostatiche sane negli uomini. La proteina prodotta nella prostata e secreta nel seme durante l’eiaculazione. Un esame del sangue o delle urine che misura i livelli di antigene prostatico specifico viene utilizzato dai medici come mezzo per esaminare la salute della prostata di un uomo, insieme ad altri metodi di valutazione. La proteina è stata caratterizzata per la prima volta negli anni ‘1970 e il test del sangue PSA è stato sviluppato negli anni ‘1980. Il primo esame del sangue PSA commerciale è stato rilasciato nel 1986.
L’antigene prostatico specifico è un tipo di proteina chiamata glicoproteina, il che significa che contiene un tipo di catena di zucchero chiamata glicano. Questa proteina è prodotta dalla ghiandola prostatica per essere inclusa nello sperma, il fluido bianco espulso dal pene durante l’eiaculazione. Il PSA, noto anche come seminina e seminoproteina, migliora la motilità degli spermatozoi liquefacendo il seme. Inoltre, la proteina aiuta a dissolvere il cappuccio di muco presente nella cervice, che consente allo sperma di entrare nell’utero.
Dalla scoperta e caratterizzazione della proteina negli anni ‘1960 e ‘1970, è stato chiarito che il nome comune per la proteina, antigene prostatico specifico, è in realtà impreciso. Questo perché la proteina può essere trovata in altri tessuti del corpo e anche nelle donne. Oltre alla ghiandola prostatica e allo sperma, il PSA è stato trovato anche nell’eiaculato femminile, nel liquido amniotico, nel latte materno, nel tessuto mammario e nelle ghiandole salivari. Nonostante ciò, il test del PSA è ancora valido ai fini della valutazione della salute della prostata perché i livelli della proteina sono elevati negli uomini che hanno il cancro alla prostata e altre condizioni correlate alla prostata.
Ci sono alcune controversie sull’uso del test dell’antigene prostatico specifico per valutare la salute della prostata. Uno dei motivi è che livelli elevati di PSA non sono causati solo dal cancro alla prostata. Solo circa un terzo degli uomini che hanno un test PSA positivo ha effettivamente il cancro alla prostata. La prostata si ingrandisce naturalmente con l’età e anche altre malattie urogenitali possono causare l’ingrossamento della prostata, quindi altri test come l’esame obiettivo e gli ultrasuoni vengono utilizzati oltre al test del sangue PSA per fare una diagnosi accurata.
Un altro aspetto della controversia è che alcuni studi indicano che il test di screening del PSA non è utile per ridurre la mortalità a causa del cancro alla prostata e che i benefici a lungo termine per i pazienti sono incerti. Questi studi hanno concluso che un ampio screening del PSA comporta un trattamento non necessario per problemi alla prostata inesistenti, portando a problemi cronici come infezioni, disfunzione erettile e incontinenza urinaria. Molte organizzazioni mediche pubbliche e private riconoscono questi problemi e suggeriscono che gli uomini parlino con i loro medici dello screening del PSA per valutare rischi e benefici.