Cos’è l’architettura origamica?

Origami è l’arte giapponese di piegare la carta. Forme e disegni intricati vengono creati facendo semplici pieghe in un pezzo di carta. Il Kirigami è simile agli origami, tranne per il fatto che, oltre a piegare la carta, vengono fatti anche piccoli tagli. Molti bambini hanno sperimentato il kirigami durante la fabbricazione di fiocchi di neve di carta. L’architettura origamica è il nome dato a una fusione di origami e kirigami che consente di creare opere d’arte complesse piegando e tagliando un foglio di carta.

Masahiro Chatani ha iniziato a sperimentare nel 1981 combinando tecniche di origami e kirigami. A quel tempo, era un professore di architettura a Tokyo, e ha infuso la sua conoscenza di questo argomento nella sua nuova creazione. Lavorando con il collega Keiko Nakazawa, ha creato una nuova forma d’arte chiamata architettura origamica.

Come suggerisce il nome, molte opere di architettura originale si basano su edifici e altre strutture architettoniche. Mentre da qui è nata l’ispirazione originale, la forma d’arte è cresciuta fino a comprendere un’ampia varietà di creazioni architettoniche originali. Le costruzioni spaziano dagli edifici agli animali a progetti vari come palloni da calcio, alberi di Natale e bambini che giocano.

La forma più comune di architettura origamica prevede la creazione della forma da un singolo foglio di carta piegata. L’arte si rivela quando il foglio viene aperto con un angolo di 90 gradi, simile a quello che si potrebbe vedere in un biglietto di auguri pop-up. Esistono variazioni in cui l’arte viene rivelata quando la carta viene aperta a 0 °, 180 ° o 360 °.

Con l’architettura originale 0 °, non è possibile piegare la carta. Invece, pezzi di carta tagliati vengono posizionati uno sopra l’altro per creare un’opera d’arte tridimensionale. Per l’arte a 180 °, la colla può essere coinvolta o i disegni possono essere “perforati” per creare l’arte. Questo è comunemente visto nei libri pop-up. Gli oggetti sferici, come globi o paralumi, sono spesso il risultato di un’architettura a 360 °.

Chatani è morto di cancro nel 2008, ma la nuova forma d’arte che ha creato è viva e fiorente. Molti appassionati sono impegnati ad espandere l’architettura originale. Katie McElroy, laureata in graphic design presso l’Indiana Ball State University negli Stati Uniti, ne è un esempio.

A metà degli anni 2000, McElroy – allora nota come Katie Marinaro – sperimentò l’uso di una taglierina laser digitale per realizzare i tagli di carta necessari per l’architettura originale. Ha creato punti di riferimento famosi come il Big Ben e la Torre Eiffel, insieme a monumenti di Ball State. Il suo lavoro è stato accolto così bene che ha portato a diverse commissioni, tra cui carte ricordo per l’inaugurazione del Indianapolis Center di Ball State.