Con il nome cestus sono noti due capi di abbigliamento, entrambi appartenenti all’antica Grecia ea Roma. La parola può riferirsi a un’arma fatta di cinghie di cuoio, indossata come un guanto di sfida e usata da pugili e gladiatori greco-romani. Può anche riferirsi a un tipo di cintura ricamata un tempo popolare tra le donne della Grecia e di Roma. Per motivi di chiarezza, questo articolo li chiamerà guanto o cintura cestus, ma generalmente non viene fatta alcuna distinzione e ogni articolo può essere indicato semplicemente come cestus.
Gli antichi greci usavano il guanto cestus durante la boxe per dare più potenza ai loro colpi. Erano realizzati avvolgendo una serie di lacci di pelle di bue intorno alla mano e legandoli all’avambraccio o talvolta fino al gomito. Alcuni erano avvolti intorno ai pugni chiusi, e altri lasciavano le dita scoperte, senza alcuna configurazione standardizzata di cinghie e nessun unico modo corretto per allacciare i guanti. A differenza dei moderni guantoni da boxe, questi dispositivi non venivano indossati per proteggere né chi li indossava né il suo avversario, ma funzionavano più come tirapugni per aumentare l’impatto di un colpo.
Le prime testimonianze dell’uso dei guanti cestus risalgono al 1500 aC, nell’isola di Creta. L’Iliade di Omero, che risale all’VIII o IX secolo aC, fa riferimento a Epeio ed Eurialo che si legavano alla mano cinghie di pelle di bue prima della boxe. Questi primi guanti erano semplici infradito in pelle senza metallo attaccato, sebbene molti includessero una serie di nodi stretti indossati sopra le nocche. Piombo e ferro furono usati nei disegni successivi, aggiungendo chiodi, borchie e pesi, così che al tempo dei giochi gladiatori romani, i guanti erano armi potenti. Un abile pugile potrebbe infliggere danni letali indossando questi guanti e i combattenti spesso combattevano fino alla morte.
La cintura cestus è una cintura ricamata, comunemente indossata dalle donne dell’antica Grecia e di Roma. Prende il nome dalla mitica cintura di Afrodite, che Omero cita anche nell’Iliade, citando il suo potere di suscitare passione e desiderio. Nella moda, la parola è usata oggi per riferirsi a una cintura larga, in particolare quella con un disegno ricamato.
La parola “cestus” ha anche altri significati meno comuni. Ad esempio, il cestus veneris è un tipo di ctenoforo, un animale acquatico con somiglianze con la medusa. Gli appassionati di Star Wars e Star Trek potrebbero anche riconoscere il nome come appartenente a pianeti in ciascuno di questi universi immaginari.