Un petasos è un tipo di cappello floscio a tesa larga che risale all’antica Grecia. Spesso indossato dai contadini, l’ampia tesa del petasos lo rendeva adatto per il lavoro all’aperto, proteggendo la testa di chi lo indossava dal sole e dalla pioggia. Il cappello potrebbe essere realizzato con una varietà di materiali, tra cui feltro, paglia, pelle e lana. I petasoi indossati dagli uomini greci di solito presentavano corone basse e quelli indossati dalle donne in genere avevano corone molto più alte.
“Petasos” è sia la parola greca che latina per “cappello”. Tuttavia, la parola è arrivata anche a riferirsi specificamente a quel cappello a tesa larga a lungo indossato dai greci e da altre persone della regione. Il petasos potrebbe essere apparso già nel 1200 aC Le raffigurazioni del dio greco Hermes – noto in seguito ai romani come Mercurio – mostrano la divinità dai piedi veloci che indossa una versione del cappello con piccole ali sui lati. Molti artisti contemporanei raffiguravano uomini e donne greci che indossavano i caratteristici cappelli.
Poiché il petasos era spesso indossato dai contadini greci, il cappello è stato associato ai lavoratori rurali. L’orlo protettivo alla fine ha aiutato lo stile a trovare il favore dei viaggiatori, rendendo il cappello parte dell’abito da viaggio tradizionale greco, insieme al mantello nero noto come clamide. La tesa del petasos lo distingueva dal pilos, un cappello senza tesa che spesso aveva un’alta corona conica e assomigliava a un fez.
Si ritiene che i primi petasoi siano stati realizzati in Tessaglia o a Creta. Creta è un luogo di origine plausibile perché l’arte di fare il feltro con la lana si è sviluppata sull’isola. Il petasos ha anche ricevuto nomi diversi in molte regioni greche, un fattore che potrebbe aver contribuito a creare confusione sulle origini del cappello. Diversi stili del cappello presentavano bordi che si curvavano verso l’alto o verso il basso. Alla fine sono stati aggiunti i sottogola, consentendo al cappello di pendere liberamente dal collo di chi lo indossa quando non è necessario.
La semplicità e la funzionalità dei petasos hanno aiutato lo stile del cappello a sopravvivere nelle culture successive. Le raffigurazioni della cultura pop dell’antica Grecia e di Roma mostrano il cappello come sarebbe stato indossato dalle persone dell’epoca. Nel film del 1966 “Una cosa divertente accadde sulla strada per il Foro”, un petasos ombreggia continuamente il volto cupo dello sfortunato cittadino romano Erronius, interpretato da Buster Keaton. Le caratteristiche dei petasos sopravvivono nei cappelli da sole indossati dalle persone nel 21° secolo; infatti, molti dei cappelli da sole preferiti dai giardinieri moderni sono semplicemente petasoi conosciuti con altri nomi.