Vanguard I è stato il quarto satellite lanciato in orbita e il secondo lanciato dagli Stati Uniti. (Altri lanciati prima erano gli Sputnik sovietici I e II e l’esploratore americano I.) Vanguard I fu lanciato da Cape Canaveral, in Florida, il 17 marzo 1958, poco più di 5 mesi dopo il lancio del primo satellite, Sputnik. Vanguard I è stato anche il primo satellite ad essere alimentato a energia solare.
La più grande pretesa di fama di Vanguard I è il suo status di satellite artificiale più lungo in orbita, avendo fatto il giro del pianeta più di 196,990 volte dal suo lancio. Ciò equivale a una distanza di 5.7 miliardi di miglia nautiche, la distanza dalla Terra al pianeta nano Plutone e poi a metà strada. Questa è poco più della metà della distanza percorsa dalla sonda spaziale Voyager 1, ora molto al di fuori dei confini del sistema solare, il che lo rende uno degli oggetti artificiali più lontani della storia.
Il 17 marzo 2008, gli scienziati americani hanno celebrato il 50° anno in orbita di Vanguard I. Vanguard I è il più antico satellite ancora in orbita. Il suo percorso orbitale è un’ellisse, di 654×3969 km (406×2466 mi) di estensione, inclinata di 34 gradi rispetto al piano dell’ellittica. Questo lo mette in orbita Mid-Earth (MEO). Il satellite è stato inizialmente lanciato su una traiettoria che si pensava lo avrebbe tenuto in orbita per 2000 anni, ma analisi successive, tenendo conto della pressione della radiazione solare e della resistenza atmosferica, hanno scoperto che rimarrà in orbita per un totale di “soli” 240 anni . Questa stima errata è il risultato della limitata conoscenza dello spazio al momento del lancio del satellite.
Vanguard I era piuttosto piccolo per un satellite: una sfera di alluminio da 1.47 kg (3.2 libbre) di 152 mm (6 pollici) di diametro. Per le sue dimensioni ridotte rispetto a un satellite lanciato in precedenza dall’Unione Sovietica, Sputnik (del peso di 83.6 kg (circa 183 libbre) e 2 piedi di diametro), il premier sovietico Nikita Krusciov lo chiamò “il satellite del pompelmo”. Tuttavia, Vanguard I ha restituito importanti informazioni sulle geodetiche e sulla dinamica delle orbite, aprendo la finestra sullo spazio e aprendo la strada a migliaia di futuri satelliti.