Il visbreaking si riferisce al processo di riduzione della viscosità di un liquido attraverso alte temperature. Questo è un tipo di cracking termico che funziona rompendo i legami molecolari del liquido. Le grandi molecole che componevano il liquido vengono “frantumate” in molecole più piccole. Ciò consente alle molecole di fluire più facilmente, riducendo la viscosità del liquido. Ci sono due tecnologie generali utilizzate per indurre visbreak: coil e soaker.
Il termine visbreaking deriva dalle parole “viscosità” e “rottura”. È un processo non catalitico, il che significa che non viene utilizzato un catalizzatore per abbassare la temperatura alla quale avviene il cracking. Nel forno viene invece iniettata aria preriscaldata per aumentare rapidamente la temperatura.
Un visbreaker a bobina utilizza un tubo del forno chiamato bobina per riscaldare il flusso di alimentazione. Nell’industria petrolifera, feed o feed stream si riferisce al petrolio greggio. La temperatura e la velocità del forno sono per lo più controllate attraverso il flusso di alimentazione e il flusso d’aria nel forno.
Nel visbreaking del soaker, il mangime ha bisogno di una temperatura relativamente bassa ma di un lungo tempo di lavorazione per il cracking. Il mangime riscaldato viene assorbito dall’unità di visbreaking, chiamata tamburo. Quindi si trasferisce a un frazionatore, che separa il mangime in diversi sottoprodotti. La temperatura più bassa utilizza meno energia e riduce la quantità di residui nel processo.
Alcune unità di visbreaking utilizzano le proprietà di entrambi i processi combinandoli. La fessurazione iniziale avviene nel tubo del forno dove viene riscaldata gran parte dell’alimentazione. Il mangime passa quindi attraverso un quencher per ridurne la temperatura. Dopo che il mangime è stato spento, viene immerso in un tamburo per ulteriori fessurazioni.
L’estinzione del mangime rallenta la produzione di coca cola, un prodotto di basso valore. Una produzione lenta di coke porta a meno decoking, che di solito fa risparmiare tempo e costi. Il coke che si accumula nel tamburo viene spesso riciclato nel mangime.
L’industria petrolifera ha sviluppato il visbreaking per produrre prodotti petroliferi. Quando gli oli vengono estratti per la prima volta, sono in uno stato non raffinato. Da qui è nato il termine “greggio”. Le raffinerie di petrolio utilizzano il processo di visbreaking per convertire questo petrolio greggio in diversi prodotti finali.
I prodotti del petrolio greggio sono comunemente suddivisi in tre categorie: distillati gassosi, distillati medi e residui. I distillati medi sono più preziosi rispetto ad altri sottoprodotti. I distillati di gas e i residui, sebbene non siano così preziosi, hanno ancora usi industriali.
Un’unità visbreaker in genere mira ad aumentare la quantità di distillato medio. La benzina e il petrolio sono due dei sottoprodotti del distillato medio più preziosi ottenuti dal petrolio greggio. Aumentando la quantità di distillati medi nel flusso di alimentazione, la raffineria di petrolio aumenta i suoi profitti.
I residui del processo di visbreaking includono catrame e coke. Sono utilizzati per scopi diversi come la copertura e la produzione di celle a secco. I distillati di gas come il GPL sono comunemente venduti come combustibile per uso domestico.