Cos’è Wardriving?

Il termine wardriving era basato sul termine wardialing e nessuno dei due ha nulla a che fare con la guerra. Wardialing è una pratica obsoleta resa popolare dal film War Games, in cui si componevano numeri di telefono casuali per cercare di trovare un modem di risposta. Wardriving si riferisce alla pratica di navigare in un’area alla ricerca di reti LAN wireless (WLAN) non protette, chiamate anche 802.11. Peter Shipley ha sviluppato quella che è conosciuta come l’attuale versione di wardriving nell’aprile 2001, essendo il primo ad utilizzare software e dati di posizione GPS nei suoi sforzi di wardriving.

Ci sono tutti i tipi di wardriver. Alcuni wardriver aderiscono a un codice etico e fanno persino di tutto per assicurarsi di non connettersi involontariamente a una rete aperta e non protetta. Altri potrebbero non utilizzare nemmeno un software sofisticato, ma possono semplicemente parcheggiare o fermarsi in una strada del quartiere e vedere se nell’elenco delle connessioni wireless compaiono reti non protette, con l’intento di dirottarle. Altri ancora potrebbero cercare di violare i dispositivi della rete, per rubare informazioni o per impiantare malware.

Wardriving fornisce dati diretti sulle reti e sull’utilizzo di Internet. Può essere fatto da un veicolo, a piedi, in bicicletta o in aereo. Si ritiene generalmente che la ricerca di reti non sia illegale e un agente speciale dell’FBI (Federal Bureau of Investigation) negli Stati Uniti ha affermato che potrebbe non essere una violazione criminale se la rete viene semplicemente rilevata. Se, tuttavia, si accede alla rete, potrebbero esserci una serie di violazioni penali, a seconda di cosa si fa esattamente. Questi possono variare dal furto di servizi – semplicemente accedere alla rete e utilizzarla per i propri scopi – all’uso improprio delle risorse informatiche, all’intercettazione delle comunicazioni, ma anche alla violazione del furto di segreti commerciali e dello statuto federale sulle frodi e gli abusi informatici.

Dal momento che un proprietario di rete non può sapere se qualcuno che guida e trova una rete non protetta si limita a registrarla, rubare servizi o tentare di entrare nei dispositivi ad essa collegati, sia l’FBI che la FTC (Federal Trade Commission) raccomandano di proteggere la propria rete wireless . Per fare ciò, è prudente adottare misure come l’utilizzo della crittografia, con WPA (WiFi Protected Access) consigliato su WEP (Wired Equivalent Privacy); utilizzo di firewall, software antivirus e antispyware; alterare l’identificativo del router predefinito e la password dell’amministratore preimpostata; e specificando i dispositivi autorizzati ad accedere alla propria rete wireless. Si consiglia inoltre di spegnere la propria rete wireless quando non verrà utilizzata per un po’ di tempo. In alcuni paesi, la responsabilità dell’irruzione in una rete wireless può essere condivisa tra il wardriver e il proprietario della rete. In Germania, le persone che non proteggono con password le loro reti wireless possono essere multate fino a 100 euro.