La storia è piena di equazioni famose e amicizie fantastiche, ma forse solo un uomo, Robin Dunbar, ha trovato un modo per combinarle. Antropologo britannico, Dunbar ha guadagnato una certa fama negli anni ‘1990 quando ha creato “il numero di Dunbar”, una teoria che propone che le persone possano gestire solo circa 150 relazioni sociali alla volta. Ma più recentemente, Dunbar ha rafforzato la sua attenzione sull’amicizia. Nel 2007, lui e un gruppo di colleghi ricercatori hanno analizzato 35 milioni di persone in Europa che conversano tramite sei miliardi di telefonate. Sono giunti alla conclusione che all’interno di quell’ampia cerchia sociale, le persone hanno in media solo cinque amici intimi. Hanno anche scoperto che la maggior parte delle persone ha altri 10 amici che sono a un passo dall’essere “intimi” e altri 35 con cui sono più stretti rispetto alle restanti 100 persone nel loro gruppo sociale. Nonostante la profondità dell’analisi, Dunbar afferma di avere più lavoro da fare, soprattutto alla luce della scena sociale in evoluzione che si è sviluppata insieme all’ascesa degli smartphone e dei social media.
Amici, famiglia e creature pelose:
Il numero di Dunbar è stato informalmente definito come “il numero di persone di cui non ti sentiresti imbarazzato nell’unirti senza invito per un drink se ti capitasse di incontrarle in un bar”.
La ricerca suggerisce che quando si tratta di salute personale, le amicizie diventano più importanti della famiglia quando invecchiamo.
Gli studi dimostrano che oltre agli umani, altri animali capaci di vera amicizia includono primati, elefanti, cavalli, cammelli, delfini e balene.