Quali sono i diversi tipi di criminalità informatica?

Il termine “crimine informatico” descrive un’ampia gamma di attività criminali che comportano l’uso di computer. Nell’uso generale, si riferisce specificamente a reati perpetrati attraverso Internet o altre reti informatiche utilizzate da aziende o governi. Le forme note di criminalità informatica includono la diffusione di virus e l’hacking nelle reti per rubare o divulgare informazioni private. La condivisione di materiale protetto da copyright è stata a lungo una pratica controversa e illegale su Internet. I criminali usano anche i computer per perseguitare, molestare o sfruttare gli altri.

La criminalità è esistita molto prima dei computer, ma dalla rivoluzione tecnologica del XX secolo, molte forme di criminalità hanno comportato in qualche modo l’uso dei computer. Anche se i computer non sono impiegati direttamente nella commissione del reato, gli atti relativi al reato possono essere conservati in computer o reti informatiche. Per questo motivo, gli investigatori possono sequestrare apparecchiature informatiche come prova o richiedere ai provider di rete di rilasciare documenti o dati che potrebbero essere pertinenti a un’indagine penale. La maggior parte delle forze dell’ordine impiega specialisti in informatica forense per le indagini sulla criminalità informatica e sui crimini informatici.

La forma più nota di criminalità informatica riguarda l'”hacking”, la pratica di irrompere nelle reti informatiche private. Gli hacker un tempo erano considerati fuorilegge innocui, ma nel 21° secolo possono accedere a grandi quantità di informazioni private su intere popolazioni. A volte queste informazioni vengono utilizzate per il furto di identità; altre volte, le informazioni vengono semplicemente divulgate a siti pubblici, dove altri criminali possono sfruttarle. A volte i governi sono sospettati di hackerare i siti di aziende o altre nazioni, una pratica chiamata “guerra informatica”.

Un altro metodo noto di criminalità informatica è il virus informatico, un programma progettato per hackerare il computer di un utente, replicarsi e diffondersi su altri computer. Alcuni virus sono chiamati spyware, perché inviano le informazioni private dell’utente a un’altra posizione. “Scareware” descrive annunci o programmi che affermano di rilevare un virus inesistente sul computer di un utente, quindi indirizzano l’utente a un sito o programma che contiene effettivamente un virus. Il termine collettivo per questi programmi è “malware”, abbreviazione di “software dannoso”. Un altro tipo di virus può chiudere efficacemente un sito web saturando la sua rete di attività; questo crimine è noto come attacco denial-of-service.

Su Internet sono disponibili grandi quantità di informazioni personali, in particolare dall’avvento dei social network. I criminali a volte sfruttano queste informazioni per perseguitare o molestare le persone. Lo sfruttamento minorile ne è un esempio particolarmente eclatante. Altri usi criminali dei social network includono il “cyber bullismo” o persino l’omicidio su commissione, come in un caso ben pubblicizzato del 2011 negli Stati Uniti. Qualsiasi caso sospetto di criminalità informatica deve essere immediatamente segnalato alle forze dell’ordine e agli amministratori della relativa rete informatica.