Il bullismo è sempre stato un problema tra i bambini in età scolare e con l’avvento dell’era digitale è arrivato il “cyberbullismo”. Il cyberbullismo si verifica quando una persona utilizza le tecnologie dell’informazione e/o della comunicazione per disturbare, molestare o attaccare verbalmente intenzionalmente e ripetutamente un’altra persona. Con l’aumento dei casi di cyberbullismo, molti stati hanno emanato o proposto leggi sul cyberbullismo. Molti distretti scolastici hanno anche implementato politiche che vietano atti di cyberbullismo e richiedono dure azioni disciplinari in caso di violazione.
Il cyberbullismo si distingue generalmente dal cyberstalking in base all’età della vittima e del perpetratore. Di norma, le vittime di cyberbullismo sono bambini in età scolare o scolare, mentre vittime di stalking e autori di reati sono adulti. Il cyberbullismo può avvenire tramite e-mail, messaggi di testo o telefoni cellulari, nonché siti di social network o persino blog.
All’interno degli Stati Uniti, molti stati hanno da tempo leggi sui libri che affrontano il bullismo; tuttavia, tali leggi spesso non contemplano il “cyberbullismo” o l’uso dei media elettronici per perpetrare il crimine. Di conseguenza, i legislatori statali hanno dovuto proporre nuove leggi sul cyberbullismo per coprire questa nuova forma di bullismo. A partire dal 2011, sette stati, tra cui Idaho, Kentucky, Missouri, Nevada, North Carolina, Tennessee e Wisconsin, avevano leggi sul cyberbullismo che includevano sanzioni penali per chiunque fosse stato condannato per il crimine.
Il Codice degli Stati Uniti rende un crimine federale fare una minaccia via Internet. Lo statuto applicabile, tuttavia, richiede che la minaccia sia fatta nel tentativo di estorcere denaro o qualcosa di valore alla vittima, rendendola inapplicabile alla maggior parte dei casi di cyberbullismo. A partire dal 2011, il legislatore degli Stati Uniti sta valutando una legislazione che creerebbe leggi specifiche sul cyberbullismo.
Nella maggior parte dei casi, dove esistono leggi sul cyberbullismo, il reato è un reato con una pena detentiva massima non superiore a due anni. Naturalmente, il bullismo può degenerare in un crimine più grave, nel qual caso può essere applicata una sanzione più grave. Poiché i trasgressori sono spesso minorenni, sanzioni aggiuntive come la supervisione del tribunale o la consulenza obbligatoria possono essere più appropriate dell’incarcerazione.
Oltre alle attuali leggi sul cyberbullismo, molti sistemi scolastici hanno emanato politiche molto specifiche che affrontano e affrontano situazioni di bullismo elettronico. La stragrande maggioranza degli stati negli Stati Uniti ha l’obbligo che ogni sistema scolastico abbia una politica sul cyberbullismo. All’interno della politica, ci deve essere un’azione disciplinare per ogni studente trovato in violazione delle regole, fino all’espulsione dalla scuola e il rinvio al sistema legale quando appropriato.