La calligrafia è l’arte di scrivere la sceneggiatura in modo tale da esprimere la bellezza di ciò che viene scritto nella formazione delle lettere stesse.
La calligrafia ha radici antiche nelle prime forme espressive registrate: le pitture rupestri dei nostri antenati circa 25.000-30.000 anni fa. Alla fine questa forma di comunicazione pittorica divenne stilizzata intorno al 3500 a.C. con lo sviluppo di geroglifici egiziani. I Fenici seguirono circa il 1000 a.C. con uno dei primi alfabeti, un sistema di scrittura completamente diverso in quanto ogni simbolo rappresentava un suono piuttosto che un’idea o un’immagine. L’alfabeto fenicio fu adottato e modificato da molti popoli, compresi i greci. I romani raccolsero l’alfabeto greco e lo adattarono per adattarsi al latino.
Il latino ci porta agli inizi di ciò che molte persone pensano come calligrafia moderna. Era la lingua delle onnipotenti chiese del Medioevo quando i monaci erano tra gli unici membri letterati della società. Uno dei loro compiti era quello di affidare la parola di Dio alla carta, scrivendo antichi testi in volumi ornamentali che dovevano essere letti dalla santa élite e dai reali. I monaci infondevano alla sceneggiatura uno stile fiorente che avrebbe aggiunto gloria alle lettere stesse come per rendere le iscrizioni degne delle sante parole che stavano trasmettendo. Lo stile era anche economicamente stretto per risparmiare carta costosa. È diventato noto come gotico ed era la forma originale di calligrafia europea come la pensiamo oggi.
Verso la metà del 15 ° secolo, la macchina da stampa stava distribuendo Bibbie in caratteri gotici anticipando la necessità di abilità calligrafiche dei monaci. La bella calligrafia divenne di moda tra la società istruita per la corrispondenza personale, gli affari formali e gli inviti sociali. Man mano che il Rinascimento attecchiva e fioriva, così l’arte della calligrafia e gli italiani contribuirono con la loro sceneggiatura, in corsivo. Quindi, come in precedenza la macchina da stampa, le lastre di rame incise imitavano la nuova scrittura in corsivo e l’interesse per la calligrafia scemava ancora una volta.
Nel diciannovesimo secolo la penna a taglio piatto che associamo alla calligrafia era stata sostituita con penne a punta rotonda, rendendo difficile la produzione delle linee artistiche necessarie per la calligrafia. L’arte della calligrafia quasi morì fino a quando l’artista e poeta britannico, William Morris (1834-1896), si interessò all’arte perduta della bella calligrafia. Verso la fine della sua vita reintrodusse la penna a filo piatto, riportando l’arte della calligrafia al suo antico splendore.
Oggi, nonostante i computer in grado di imitare con chiarezza qualsiasi sceneggiatura, la calligrafia è ancora viva e vegeta. Gilde di calligrafia possono essere trovate in tutto il mondo, inclusi Stati Uniti, Canada, Italia, Regno Unito, Australia e Spagna.