C’è stato un tempo in cui il fumo era considerato salutare?

Se fossi stato vivo a Londra a metà del 1600, non avresti saputo cosa stava causando la Grande Peste, che spazzò via 100,000 residenti, quasi un quarto della popolazione della città. Non avresti saputo che il batterio Yersinia pestis era responsabile, o che era diffuso da pulci infette. Come molti, potresti aver creduto che ci fosse qualcosa di brutto in quell’aria omicida, qualcosa che speravi potesse essere sconfitto dal fumo di tabacco. Uno dei tanti miti che circolavano all’epoca incoraggiava le persone a fumare per mantenersi in salute. All’Eton College, il fumo divenne un requisito e i trasgressori venivano puniti severamente se venivano sorpresi a non fumare. Altri metodi per combattere l’aria presumibilmente viziata: bruciare “zolfo sulfureo” (la raccomandazione del Collegio dei medici), indossare profumo e circondarsi di fiori profumati.

Altre potenziali cure per la Grande Peste:

Non mancavano presunte cure, alcune delle quali costose e senza scrupoli, come una polvere miracolosa che si presume provenisse dalle corna di unicorno.
Quando il denaro passava di mano in un mercato, veniva messo in una ciotola di aceto, così il negoziante non doveva maneggiarlo direttamente.
Alcuni medici consigliavano di indossare un portafortuna e molti altri non volevano avere niente a che fare con i loro pazienti infetti.