La scala Kinsey è una scala progettata per rappresentare la diversità e la gradazione dell’orientamento sessuale umano, anche all’interno della storia della vita di una singola persona. È stato ideato dal noto ricercatore Alfred Kinsey, che si è reso conto che l’orientamento sessuale umano fluttua nel corso della vita e che raramente rientra in semplici categorie in bianco e nero. Lo sviluppo della scala Kinsey ha permesso alle persone di apprezzare più pienamente la diversità della natura umana, incoraggiando un atteggiamento più aperto nei confronti della sessualità umana.
Sulla scala Kinsey, le persone cadono tra uno e sei. Qualcuno che misura un uno è esclusivamente eterosessuale, mentre qualcuno che misura un sei è esclusivamente omosessuale. Le gradazioni intermedie tengono conto di una gamma variabile di esperienze, sottolineando l’idea che la natura delle persone è spesso fluida e flessibile. Nel Rapporto Kinsey, il lavoro fondamentale di Kinsey sulla sessualità umana, è stata inclusa un’altra categoria per le persone che si identificano come asessuali; gli asessuali sono classificati come “X”, riflettendo il fatto che cadono al di fuori della scala.
Nel corso della ricerca di Kinsey, Kinsey e i suoi assistenti hanno intervistato migliaia di persone e hanno fatto una serie di scoperte interessanti, incluso il fatto che il posto di qualcuno sulla scala Kinsey cambia spesso nel corso della sua vita, man mano che cresce e matura. La sua ricerca includeva una ripartizione completa delle categorie, esaminando le differenze tra persone sposate e single, uomini e donne, diverse classi socioeconomiche e diverse razze.
La diffusa pubblicazione della scala Kinsey ha contribuito a dissipare l’idea che le persone si attacchino fermamente a un orientamento sessuale per tutta la vita, e ha anche contribuito ad abbattere le concezioni sociali sull’omosessualità. Circa il 10% dei maschi bianchi nello studio tra i 20 ei 35 anni, ad esempio, è sceso sulla scala come tre. La ricerca di Kinsey fu piuttosto rivoluzionaria per la fine degli anni ‘1940 e l’inizio degli anni ‘1950, quando il suo lavoro fu pubblicato, e generò una discreta quantità di controversie, non da ultimo a causa dell’inclusione della scala Kinsey.
Come spesso accade con le statistiche, un certo numero di persone ha provato a utilizzare la scala Kinsey per dimostrare e confutare varie cose. Alcuni commentatori hanno tentato di mettere le parole in bocca a Kinsey o di manipolare la scala in modi che soddisfacessero i propri fini. L’obiettivo della scala Kinsey non era quello di fare una dichiarazione formale sulla natura umana, ma semplicemente di aprire gli occhi delle persone, illustrando il fatto che gli umani tendono a resistere con forza all’essere categorizzati.