Che cos’è la cardiotocografia?

La cardiotocografia è un tipo di test medico condotto durante la gravidanza che registra il battito cardiaco fetale e le contrazioni uterine. Utilizzando un dispositivo tecnologico chiamato cardiotocografo o monitor fetale elettronico (EFM), questo test ostetrico viene comunemente eseguito durante il terzo trimestre di gravidanza. Quando un cardiotocografo viene utilizzato durante il travaglio, si parla di stress test.

Il Dr. Orvan Hess ha iniziato la ricerca preliminare sullo sviluppo della cardiotocografia già negli anni ‘1930. Alla fine degli anni ’40, Hess unì le forze con il dottor Edward Hon per promuovere i suoi tentativi di sviluppare una forma di tecnologia in grado di registrare i segnali cardiaci fetali. Nel 1957, i due medici utilizzarono il primo cardiotocografo per monitorare il battito cardiaco di un bambino in utero. I processi di test sono stati perfezionati nel corso degli anni ‘1960 e presto sono diventati uno strumento standard utilizzato nelle sale parto di tutto il mondo.

La cardiotocografia consiste in due test medici separati condotti contemporaneamente: uno registra la frequenza cardiaca del feto – che è chiamato test non stress se la madre non è in travaglio – mentre l’altro registra le contrazioni uterine della madre. I test possono essere condotti con metodi interni o esterni. Nei test interni, un catetere viene posizionato nell’utero dopo che si è verificata una quantità specifica di dilatazione. Con i test esterni, una coppia di nodi sensoriali viene fissata allo stomaco della madre. Tra i due, la misurazione interna è considerata l’opzione più accurata.

I progressi tecnologici hanno consentito di archiviare i dati della cardiotocografia su computer. In molti casi, i dati sono accessibili tramite reti informatiche, che consentono l’osservazione a distanza della madre e del bambino. Le letture della cardiotocografia potrebbero anche essere stampate e archiviate nella cartella clinica della madre.

La cardiotocografia è strettamente correlata ad altre procedure di test fetali. Un profilo biofisico viene eseguito quando un test non stress indica possibili problemi. Il profilo biofisico include test della respirazione, del movimento e del tono fetale, nonché del volume del liquido amniotico. Un altro strumento diagnostico è uno stetoscopio fetale, che viene utilizzato per monitorare il battito cardiaco fetale e viene spesso utilizzato come strumento preliminare prima che vengano prescritti i processi di cardiotocografia.

A volte indicata con l’acronimo CTG, la cardiotocografia può allertare i professionisti medici della possibilità di sofferenza fetale. Utilizzando questa tecnologia, medici e infermieri possono valutare meglio le condizioni del feto e possono tenere d’occhio eventuali cambiamenti nel battito cardiaco che potrebbero segnalare complicazioni. Possono anche misurare l’intervallo di tempo tra le contrazioni per determinare meglio il tempo di consegna.