Donare un rene è uno degli atti più altruistici che una persona possa fare per un’altra, ma il donatore dovrebbe essere ricompensato in modo più tangibile? Secondo un recente sondaggio della Johns Hopkins, il 46 per cento degli americani è favorevole a una qualche forma di compenso per i donatori di reni. Tuttavia, tali pagamenti sono vietati in ogni nazione ad eccezione dell’Iran.
Tra il 1993 e il 2017, più di 30,000 iraniani sono stati pagati ciascuno l’equivalente di $ 4,600 USD per la donazione di reni. Il sistema è gestito dal governo e cerca di abbinare chi è nel bisogno a chi è disposto ad andare sotto i ferri. Ma il Los Angeles Times afferma che ci sono alcuni gravi difetti nel sistema, compresi i ricchi iraniani disposti a pagare molto di più ai donatori in un processo privato che consente loro di saltare la fila di attesa.
C’è anche il problema degli stranieri che usano documenti falsi nella speranza di ottenere un rene da un iraniano. Mentre alcuni sostengono che il sistema consente alle persone bisognose di guadagnare un po’ di soldi in un paese duramente colpito da difficoltà economiche, altri ribattono che donare un organo a scopo di lucro alla fine non paga.
“Quando sei così senza speranza, dare a quella persona un po’ di soldi e allo stesso tempo abbassare la sua autostima non la aiuta”, ha detto al Los Angeles Times Gabriel Danovitch, direttore del programma di trapianto di rene all’UCLA, ” È un atto di disperazione, non un atto d’amore”.
Fatti e cifre sulla donazione di rene:
Circa il 95% dei donatori di rene viene dimesso dall’ospedale il giorno dopo l’intervento e torna alle normali attività entro due o tre settimane.
Solo negli Stati Uniti ci sono più di 100,000 persone che necessitano di una donazione di rene.
Il tempo medio di attesa per una prima donazione di rene negli Stati Uniti è di 3.6 anni.